Cigarini vede Napoli e poi sbotta. Una rabbia che ha radici lontane

28.03.2015 18:05 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Cigarini vede Napoli e poi sbotta. Una rabbia che ha radici lontane
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sembra ormai palese il fatto che per Luca Cigarini vedere Napoli sortisca gli stessi effetti del capote su un toro durante una corrida: vera e propria furia. Il centrocampista nerazzurro appare spesso nervoso oltre misura durante le sfide con i parteopei, che sembrano diventate per lui quasi un derby infuocato. Nella scorsa stagione ci fu lo screzio con Callejon durante la gara di Coppa Italia (un "te la farò pagare" dovuto ad una presunta simulazione dello spagnolo nel precedente match di campionato) quest'anno, dopo il pareggio del San Paolo, sono arrivate delle pesanti dichiarazioni sulle polemiche lanciate dal Napoli per l'arbitraggio di Calvarese. "Per loro fortuna, non sono abituati a subire questi torti e quando gliene capita uno, fanno un putiferio bestiale.

Venissero a vedere le partite dell'Atalanta per rendersi conto che quell'iniziativa è stata una fesseria - ha dichiarato a Tuttosport -  Spero, come ha detto Marino, che quella sia stata una strategia per nascondere i loro problemi. Aggrapparsi a una cosa del genere, per un club come il Napoli, mi sembra alquanto limitativo". Diciamo, per usare un eufemismo, che l'orobico non ha fatto nulla per stemperare gli animi, ancora una volta. Una rabbia che, forse, trova le sue radici nella sfortunata parentesi partenopea del centrocampista: arrivato all'ombra del Vesuvio a 23 anni come uno dei calciatori più interessanti del panorama italiano, Cigarini nella sua unica stagione azzurra non convinse e fu ceduto in prestito prima al Siviglia e poi all'Atalanta, che riscattò il suo cartellino un anno fa. Un'avventura grigia che ha segnato la sua carriera e che giustifica, almeno parzialmente., la sua puntuale sete di vendetta.