ADL a 360°: “Napoli realtà più cresciuta a livello internazionale. Ecco perché ho preso Sarri, mai pensato all'addio di Higuain. Società estera? Per ora è una vision”

30.07.2015 08:41 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
ADL a 360°: “Napoli realtà più cresciuta a livello internazionale. Ecco perché ho preso Sarri, mai pensato all'addio di Higuain. Società estera? Per ora è una vision”
© foto di Federico De Luca

“Il mio Napoli ha un rendimento altissimo, protagonista in Italia e in Europa”. Queste le parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli che ha concesso una intervista al Corriere della Sera in edicola. Il patron azzurro ha poi commentato la distanza dal vertice del campionato nell’ultima stagione: “Tutto giusto, ma guardiamo la realtà: ho preso il Napoli nel 2004 e ho acquistato il nulla, non c’era più niente, nemmeno i palloni e le magliette. Ho dovuto rifondare tutto. Siamo arrivati in Champions, ecco perché le dicevo che siamo la realtà calcistica italiana che è cresciuta maggiormente a livello internazionale”.

De Laurentiis è poi tornato sull’acquisto del club: “Perché ho preso il Napoli? Il cinema mi stava dando soddisfazioni enormi, anche a livello internazionale. Con l’opposizione e lo scetticismo di mio zio Dino ero sbarcato negli Usa e avevo vinto la mia scommessa. Leggo in quei giorni una intervista di Gaucci che diceva ‘compro il Napoli con 5 milioni’. Già nel ’99 mi ero mosso per acquistarlo, ma quella trattativa con Ferlaino finì male. Il Napoli mi è sempre stato nel cuore. Allora, siamo nel 2004, il Napoli è fallito. Chiamo un banchiere, gli svelo la mia intenzione. Anche qui sono sconsigliato, ma l’interlocutore capisce che la mia intenzione è seria. In quei giorni avevo chiamato Danny De Vito per girare alcune scene di un film, si era convinto ed era venuto in Italia. Per me erano giorni molto intensi. Ricordo che nel mio studio sul tavolone avevo una serie di cartellette aperte, tutti lavori e impegni diversi. Io lavoro così. C’era anche il file del Napoli. Mi diedero del matto perché rispetto ai 5 milioni sbandierati da Gaucci, io ne spesi 32, poi altri 35 il primo anno di serie C e ancora 35 il secondo, 100 milioni per arrivare in serie B. Ma ne sono felice”.

Il patron ha poi rivelato di essere ancora felice di quella operazione:Se sono ancora felice? Senza alcuna incertezza. Ho ancora molte cose da fare con il Napoli e nel mondo del calcio. Anche se so bene che molti mi danno del visionario. Non è vero, io invece replico che ho delle ‘vision’. Vengo da un mondo dove si deve essere creativi per essere dei vincenti, a livello di soggetto, sceneggiatura, regia e di promozione. Ho rivoluzionato il mondo del cinema, intendo farlo anche nel calcio. Sono convinto che nella vita bisogna sempre portare innovazione. Io sono un rullo compressore. Bisogna estendersi, creare un campionato europeo per club, abbattere certi confini, far capire a istituzioni che si muovono e vivono in modo obsoleto e conservativo, Fifa e Uefa, controllando per giunta un patrimonio finanziario immenso, che siamo arrivati ad un livello di emergenza. Andrea Agnelli ed io tre anni fa avevamo proposto una ristrutturazione della Lega, con due grandi manager che lavorassero su due fronti: estero e istituzionale italiano. Le nostre priorità non sono state accolte. Mi limito a dire questo: se continuiamo a vivere di populismo, non saremo mai grandi tra i grandi, al massimo grandi tra i piccoli. Negli Usa dove sono molto più bravi di noi e sanno anticipare i tempi, nelle Leghe si entra pagando una ricca fiche . Nel calcio, uno sport appena esplorato dalle loro parti, il Manchester City per creare una società a New York ha dovuto versare 100 milioni di dollari. È questa la strada da seguire, con forme e numeri diversi, in Italia e in Europa. Ma qui resistono poteri forti che hanno la testa rivolta al passato”.

De Laurentiis ha parlato anche del calcio italiano:Cosa penso di Tavecchio? Non penso. Il potere forte di Galliani in Lega? Sono code di potere. Riformare il calcio italiano? Macché riformare, il calcio italiano è da ri-fon-da-re!”.

Spazio al nuovo Napoli di Sarri:Perché l’ho ingaggiato? Lavora molto, apprezzo la sua tenacia nell’applicazione delle sue idee, alcune di queste nuove. Se ho mai pensato di cedere Higuain? Mai e poi mai. Non a caso ho messo una clausola altissima, difficile da sostenere per un eventuale acquirente. Mi aspetto che sia rispettoso dell’impegno e del lavoro della squadra”.

Cedere il Napoli in futuro per acquistare la Roma? De Laurentiis ha risposto così:Creda a me, non c’è nulla di vero. Io sono orgoglioso del mio Napoli. Un progetto è allo studio. Ho detto che ho delle ‘vision’? Ecco questa ‘vision’ si rivolge a un’esperienza extraterritoriale, fuori dai confini italiani. Se acquisterò una società estera? Per ora è solo una vision, proprio perché sono troppo impegnato con il Napoli”.