De Magistris: "Stadio nuovo? No, ristrutturiamo il San Paolo anche senza aiuto del Napoli. Senza di noi non si sarebbe giocato col Real!"

23.02.2017 13:54 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
De Magistris: "Stadio nuovo? No, ristrutturiamo il San Paolo anche senza aiuto del Napoli. Senza di noi non si sarebbe giocato col Real!"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: "Lavori al San Paolo? Stiamo rispettando il cronoprogramma che ci siamo prefissati. Non costruiremo uno stadio nuovo, ma faremo una bella ristrutturazione all’impianto esistente. L’obiettivo imminente è concludere gli spogliatoi, i corridoi e la tribuna stampa per il 7 marzo, per la gara col Real Madrid. Rispetteremo l’impegno e qualora non dovesse arrivare il sostegno della società, andremo avanti anche perché la strada è stata intrapresa e la porteremo a compimento anche da soli. Non credo che sarà solo una sciacquata di faccia perché questa città sta investendo sullo stadio e questa amministrazione è l’unica in Italia che lo ha fatto pur non avendo risorse adeguate. Abbiamo deciso di rimettere a posto il San Paolo e lo faremo, anzi, voglio ringraziare i lavoratori che stanno materialmente ristrutturando l’impianto. Quest’estate, poi, faremo altri lavori: i bagni, i seggiolini, ad atre cose per cui si inizierà a vedere la ristrutturazione.

La città di Napoli con grande spirito di sacrificio e dedizione allo sport si è impegnata e porterà a termine il tutto. Nelle altre città, gli stadi nuovi o ristrutturati sono stati fatti dalla società. A Napoli, se non ci fosse stato il nostro intervento, probabilmente la partita col Real Madrid nemmeno si giocava perché il San Paolo non era idoneo. Ci siamo fatti carico di un sacrificio enorme, ma il nostro intervento arriverà fino ad un certo punto. Poi, se al nostro impegno si aggiungerà anche quello della società, si potrà pensare di mettere a posto anche la parte esterna dello stadio. Da qui al 2021, nell’ipotesi peggiore, quella in cui la società dovesse decidere di non investire sullo stadio, avremo ugualmente risorse adeguate per ristrutturare lo stadio. Rimuoveremo anche la sovrastruttura in ferro e ci sarà un bando.

Un San Paolo da 20mila posti ritengo sia un’idea impraticabile. Lo stadio è del popolo e il fatto che ci debbano essere barriere economiche per accedervi, non lo condivido anzi, sono fermamente contrario. 

Non andare a Torino per la partita di coppa Italia con la Juventus è una sconfitta. La forza dello Stato deve prevalere sulla violenza di quei pochi anche perché lo sport è fatto di persone perbene”.