Il frutto proibito scatena l’asta: c’è anche il Napoli per Lamela

25.11.2014 19:50 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Il frutto proibito scatena l’asta: c’è anche il Napoli per Lamela
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cogli la prima mela. Anzi no: cogli per primo Lamela. La tentazione di giocare con il cognome dell’Erik ex Roma era davvero forte. Una tentazione, quella che riguarda la possibilità di riportare in Italia il talento ora in forza al Tottenham, che ha investito mezza serie A nelle ultime settimane. Tante le difficoltà del ragazzo in terra inglese, troppo distante la sua concezione di calcio da quella di casa Spurs, ma il ricordo delle sue giocate in maglia Roma è ancora vivo ed accende la fantasia di molti club disposti a puntare ad occhi chiusi sul El Coco. Tra queste, secondo gli ultimo rumors che arrivano direttamente dall’Inghilterra , ci sarebbe anche il Napoli.

PERCHE SI – Perché puntare su Lamela? Innanzitutto perché, da sempre, l’argentino è un pallino del patron Aurelio De Laurentiis. Il presidente è calcisticamente innamorato del talento scuola River Plate, e già in passato aveva provato in più occasioni a fargli vestire l’azzurro – che poi l’azzurro il Napoli lo veste sempre più raramente, ma questa è un’altra storia – e regalare le sue giocate ai tifosi del Napoli. Ma non solo. Erik, sebbene sia un nome noto agli appassionati da diversi anni, è praticamente ancora un ragazzino. La carta d’identità dice 4 marzo 1992 – Insigne, per avere un riferimento, è un 91’ – e la sensazione che i margini di miglioramento, con le giuste motivazioni, possano essere sconfinati.  Nel nostro campionato, in una Roma ancora lontana dalla squadra solida che è adesso, Lamela ha collezionato in due stagioni 19 reti e ben 12 assist, con una prima annata in chiaroscuro per il fisiologico periodo di inserimento dopo lo sbarco dal Sudamerica e l’esplosione nella seconda.  Da un punto di vista tecnico poi – i più scettici possono andare a cercare su internet la rete segnata con una rabona in Europa League contro l’Asteras – l’argentino appartiene sicuramente ad una cerchia ristretta di calciatori, in Europa e nel mondo. La sua capacità di saltare l’uomo dalla destra, accentrarsi e calciare con il sinistro sarebbe sicuramente un arma in più per Benitez. Un valore aggiunto allo spessore qualitativo di questo Napoli.

PERCHE’ NO – Volere, non sempre, è potere. Nell’estate del 2013 il Tottenham ha versato nelle casse della Roma 30 milioni di euro – più altri 5 legati ad eventuali bonus – per avere il classe ’92. Le difficoltà in Inghilterra hanno leggermente fatto calare il suo prezzo,  che resta comunque molto alto. Il Napoli, e non solo, sarebbe però interessato ad un prestito, magari strappando un diritto di riscatto fissato ad un prezzo ragionevole. Formula che, come dargli torto, il Tottenham non sembrerebbe disposto ad accettare. Ma non solo. Altra problematica è la concorrenza,  che non è di quelle che si battono facilmente: Juve, Inter e la stessa Roma – che ha la necessità di sostituire Gervinho che sarà impegnato in Coppa  d’Africa – stanno monitorando con grande interesse la situazione del ragazzo. E poi c’è la questione tattica. Lamela è il giocatore giusto nello scacchiere di Benitez? Sarebbe disposto – ed avrebbe le caratteristiche – per svolgere quel lavoro fondamentale per gli equilibri del Napoli in fase di non possesso? La storia recente del ragazzo dice di no.

Adesso provare a mettere sulla bilancia pro e contro avrebbe poco senso. Il mercato è fatto di momenti, contingenze, situazioni che possono essere sfruttate a seconda del momento e della convenienza.  Lamela è un prospetto che il Napoli segue e continuerà a farlo perché  piace al presidente e perché ha dimostrato di poter essere un fattore nel nostro campionato. Tra i nomi possibili per l’esterno offensivo, anche se le difficoltà nell’operazione non mancano ed è doveroso segnalarle, c’è anche quello del Coco. Il frutto proibito che ha già scatenato una vera e propria asta per gennaio. A vincerla, chiaramente, sarà il miglior offerente.