La coppia delle meraviglie scuote la classifica: è il miglior avvio di Gonzalo, Insigne mette lo zampino nella metà dei gol

05.10.2015 20:10 di  Marco Frattino  Twitter:    vedi letture
La coppia delle meraviglie scuote la classifica: è il miglior avvio di Gonzalo, Insigne mette lo zampino nella metà dei gol
TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

E’ il Napoli di Maurizio Sarri. Anzi, no. È il Napoli di Gonzalo Higuain. O meglio: è il Napoli di Lorenzo Insigne. Il trionfo di San Siro ha fatto ’precipitare’ i tifosi azzurri nel dubbio in merito all’uomo più rappresentativo di questa prima parte di stagione della formazione azzurra, la quale ha iniziato la rincorsa verso la zona Champions dopo le prime sbandate d’inizio campionato. Un dubbio ovviamente più che piacevole, visto il cammino delle ultime settimane che - tra campionato ed Europa League - ha visto il Napoli protagonista con 18 gol fatti in sei gare, contro un solo pallone (quello calciato da Lemina contro la Juve) finito alle spalle di Pepe Reina. Guai tuttavia a parlare di scudetto, come lo stesso tecnico azzurro ha dichiarato nuovamente ieri sera nella conferenza post-gara. “E’ una bestemmia”, le parole del mister che ha così provato ad allentare la pressione intorno la squadra, nel tentativo di lavorare con tranquillità in vista della ripresa del torneo.

Miglior attacco e la terza miglior difesa in Serie A, questi i fattori che hanno permesso al Napoli di iniziare la scalata grazie al maniacale lavoro del tecnico venuto da Empoli. Sedotto e abbandonato da Sampdoria e Milan, condannato da parte dei media dopo le prime difficoltà a Napoli e portato in trionfo in questi ultimi giorni grazie alla manita contro la Lazio, al successo con la Juve e allo show in terra milanese. Di nuovo tutti sul carro, quindi, con la squadra supportata (finalmente) da una difesa tornata arcigna come i tempi di Mazzarriana memoria, da Allan prezioso in copertura e scopertosi goleador, oltre che trascinata dal Pipita e dal Magnifico. La gioia di giocare tutti insieme è diventata l’arma in più, un concetto espresso anche ieri da Sarri nel post-gara. Il Napoli si diverte in campo e fa divertire i propri tifosi presenti allo stadio e quelli davanti la tv. Gonzalo Higuain ha migliorato il rendimento in base a minuti giocati e gol realizzati a inizio annata della sua esperienza napoletana: l’argentino segna una rete ogni 107’ (nove le partite disputate, sei le volte in cui ha esultato per una marcatura. Nel 2013-14, dopo nove presenze tra campionato e Champions, erano quattro le reti siglate per la media di un gol ogni 154’ giocati. L’anno scorso, un gol ogni 209’ in campo con lo stesso numero di apparizioni).

Impressionante anche l’incisività di Insigne: il Napoli è finora andato a segno 16 volte in campionato, in otto circostanze c’è stato lo zampino del classe ’91 (assist per Higuain contro la Samp, gol all’Empoli, assist per Allan e rete alla Lazio, gol alla Juve, assist per Allan e doppietta ieri sera al Milan). Entrambi appaiati a quota 5 reti nella classifica marcatori alle spalle del capocannoniere Eder, l’ex Pescara ha già raggiunto il suo massimo score in Serie A: era il 2012-13, la stagione successiva alla promozione col Pescara nella quale collezionò anche sette assist. In questa annata, invece, di passaggi decisivi ne ha serviti già tre così come Higuain: i due, dunque, vanno a braccetto con l’obiettivo comune di portare il Napoli in alto. Numeri di una crescita costante, che Lorenzinho non ha intenzione di reprimere. Davanti a sé ha ancora un campionato intero per migliorarsi ulteriormente in tutte le fasi di gioco, grazie all’impiego del 4-3-3 nel quale - come ammesso proprio ieri dal diretto interessato - si esalta fin dai tempi in cui era allenato da Zdenek Zeman. Non è affatto un caso se, con l’impiego del modulo più congeniale alle sue caratteristiche a partire (in campionato) dal match contro la Lazio, Insigne si sia rivelato l’uomo in più in questa prima parte di stagione. A 24 anni, per il talento di Frattamaggiore, non c’è più tempo da perdere: è finalmente giunto il momento di esplodere ad altissimi livelli.