Le ragioni del furioso ermetismo di Benitez: lo spagnolo alza la tensione

02.03.2015 18:56 di Mirko Calemme Twitter:    vedi letture
Le ragioni del furioso ermetismo di Benitez: lo spagnolo alza la tensione
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La sconfitta col Toro ha consegnato alle telecamere del post-gara un Rafa Benitez mai visto. Serio, irritato, silenzioso e furioso: lo spagnolo non ha digerito lo 0-1 maturato in un match che aveva i contorni per dare la svolta definitiva alla stagione azzurra. I presupposti per far bene c’erano tutti: il largo successo in Turchia ha concesso ai partenopei di poter operare un grosso turnover nel match di ritorno in Europa League col Trabzonspor (ben otto cambi tra gli undici titolari di giovedì e domenica scorsa) mentre gli uomini di Ventura erano quasi tutti reduci dall’impresa basca, sfiancati da un match splendido ma dispendioso dal punto di vista energetico.

E le cose, in fondo, stavano andando per il verso giusto: prima del casuale gol granata, il Napoli stava schiacciando i suoi avversari nella loro area aumentando di minuto in minuto la sua pressione. Poi, un doppio errore individuale ed una tattica approssimativa sul corner di Glik hanno cambiato tutto, ridando energie mentali ai padroni di casa che da quel momento in poi sono riusciti a sfruttare la loro ermetica difesa e, soprattutto, la sterile e sfortunata reazione partenopea.

Se Benitez ha deciso di presentarsi così alla ribalta nazionale, attirando su di sé le critiche per un atteggiamento che, va detto, è sempre complicato da gestire per un giornalista, il motivo è chiaro: la gara poteva rappresentare il trampolino di lancio definitivo per il secondo posto ed è stata gettata alle ortiche. Lo spagnolo ha spiegato di essere arrabbiato per aver visto giocare dai suoi “un primo tempo di scarso livello” e per “qualche episodio che poteva cambiare la partita”. Il secondo riferimento, più che al presunto rigore negato, è per la mancata espulsione a Quagliarella dopo il fallo su Callejon, una decisione che ha scatenato l’ira partenopea. Il rosso poteva starci ma ridurre tutta la strategia comunicativa di Benitez ad un “pianto” anti arbitri è errato.

Il tecnico azzurro non ha gradito il modo in cui i suoi giocatori sono scesi in campo ed in questa fase della stagione non intende accettare più errori di questo tipo, come conferma l’avvicendamento in porta tra Rafael ed Andujar. Dopo un crollo così inatteso il mister ha deciso di tenere altissima la tensione con il programmato “mutismo” post-gara.

Una strategia di comunicazione opinabile ma che viene spesso attuata anche da altri tecnici di grande livello in svariate maniere, con José Mourinho a fare da capostipite degli allenatori show-man con la stampa. L’ultima trovata del portoghese è andata in scena il 21 febbraio scorso, quando dopo l’1-1 col Burnley si rifiutò di analizzare la gara, limitandosi ad elencare i torti arbitrali subiti e denunciando un presunto complotto anti-Chelsea. Benitez, invece, ieri si è convertito ad un insolito ermetismo provando a fare da parafulmine nel momento più importante della stagione, reduce da 12 vittorie nelle ultime 15 gare e con tre obiettivi ancora nel mirino. Ad ognuno la sua tattica dentro e fuori dal campo, insomma.