L’ora della riscossa, con la Samp per spegnere le sterili polemiche dopo 90': guai a parlare di ultima spiaggia

30.08.2015 15:00 di Marco Frattino Twitter:    vedi letture
L’ora della riscossa, con la Samp per spegnere le sterili polemiche dopo 90': guai a parlare di ultima spiaggia
TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il calendario gregoriano segna appena il 30 agosto, in programma c’è il secondo turno di campionato ma da più parti si respira aria negativa in merito al Napoli di Maurizio Sarri. Un catastrofismo esagerato nonostante il flop di Sassuolo in termini di risultato ma anche di prestazione complessiva, eccezion fatta per i primi 15 minuti e per qualche scampolo di gioco durante la ripresa. Esagerato, appunto, considerando gli appena 90’ disputati e le 37 giornate per colorare la stagione d’azzurro nel tentativo di migliorare l’(ancora) indigesto quinto posto di pochi mesi fa.

PRIMI MUGUGNI - Critiche feroci e fuori luogo considerando le premesse d’inizio stagione legate alle partenze a rilento del mister nato quasi per caso a Napoli, che lo stesso Sarri ha sottolineato per provare a lavorare senza stress in una piazza dove l’equilibrio - purtroppo - non esiste. Si passa dall’esaltazione allo sconforto in pochi attimi, trasformando un allenatore che pochi mesi fa era cercato da Milan, Fiorentina, Sampdoria e Rubin Kazan nell’Oronzo Canà di turno. Un mister provinciale che preferisce la tuta alla giacca e cravatta, è vero, in una piazza che vuole vincere senza però essere riuscita a fare il cosiddetto salto di qualità nei confronti di Juventus e Roma, con Inter e Milan che potrebbero tornare alla ribalta visti gli investimenti arrivati dai portafogli di Thohir e Berlusconi.

SAMP PIU’ AVANTI NELLA PREPARAZIONE - Dopo il Sassuolo (attuale capolista del campionato), anche i doriani di Walter Zenga potrebbero riservare qualche problema dal punto di vista fisico ai ragazzi di Sarri. La Samp si è radunata molto prima del Napoli a causa del preliminare di Europa League disputato un mese fa. Le gambe di Muriel e compagni girano dunque più di quelle degli azzurri. La qualità, però, pende dalla nostra parte e stasera servono necessariamente i tre punti per allontanare i mugugni e le prime contestazioni. Obiettivo riscatto, dunque, con la vittoria nel mirino a prescindere dalla maglia sudata. Quella, in una calda serata di fine agosto, non mancherà di certo.

GUAI A PARLARE DI ULTIMA SPIAGGIA - Serve tempo. Sarri ha bisogno di lavorare, di mettere a punto i meccanismi della squadra sia in difesa ma anche in attacco visto il cambio di modulo rispetto alla passata stagione. In attesa della chiusura del mercato, nel tentativo di inserire qualcosa nel reparto centrale del campo e in quello difensivo. Archiviato il 4-2-3-1 di Beniteziana memoria, il 4-3-1-2 ha bisogno di essere recepito dai ’vecchi’ del gruppo ma anche dai nuovi innesti. Passare al tanto invocato 4-3-3 sarebbe difficile visti i problemi che lo scacchiere azzurro ha accusato in allenamento, come spiegato da Sarri ieri in conferenza (“Nelle esercitazioni perdevamo 20 metri perché il vertice basso dell'avversario giocava con semplicità, siamo andati su un altro modulo e non è detto che sarà quello definitivo, ma prima di abbandonare una strada dopo una partita non posso dire ai miei ragazzi che ho scherzato finora, le valutazioni si fanno alla lunga non dopo una gara"). Sbagliato dunque mettere Sarri sulla graticola dopo la prima apparizione ufficiale: il tempo delle prime valutazioni non è ancora arrivato.