Caos retrocessioni e "Paracadute". Ecco perché Palermo-Empoli fa così discutere

Ogni finale di stagione che si rispetti porta con se la polemica sul cosiddetto "paracadute"
23.05.2017 12:10 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Caos retrocessioni e "Paracadute". Ecco perché Palermo-Empoli fa così discutere
TuttoNapoli.net
© foto di TuttoPalermo.net

Ogni finale di stagione che si rispetti porta con se la polemica sul cosiddetto "paracadute" a favore delle società retrocesse. Si tratta di un piccolo tesoretto da 60 milioni di euro che la Lega di Serie A consegna nelle mani dei tre club che il prossimo anno giocheranno in Serie B, una sorta di "premio di consolazione".

Un premio che deve essere suddiviso in base agli anni di militanza in Serie A delle società in questione: 25 milioni sono infatti garantiti a chi ha giocato in A per tre stagioni nelle ultime 4; 15 milioni a chi ha giocato in A per due stagioni nelle ultime 3 e 10 milioni a chi ha militato in A per un anno negli ultimi tre, con un eventuale residuo di liquidità che andrà a favore del club con la militanza maggiore in A.

Una regola che va indubbiamente a favore dei club chiamati a ripartire dalla cadetteria dopo un anno difficile, ma che inderogabilmente porta con se mille discussioni e polemiche.

Nel caso specifico di questo finale di stagione il punto focale è legato a Palermo-Empoli, ultimo match di campionato. I rosanero, già retrocessi, avrebbero infatti dei vantaggi economici legati alla permanenza in Serie A dell'Empoli. Questo perché il Crotone, l'altra società invischiata nella medesima lotta, avendo una minor militanza in Serie A avrebbe diritto ad un paracadute più esiguo rispetto alla società del presidente Corsi.

Per chiarezza. Qualora le retrocesse fossero Pescara (già certo), Palermo (già certo) ed Empoli la ripartizione secondo regolamento prevedrebbe 10 milioni al Pescara (un anno in Serie A negli ultimi 3), 25 a Palermo ed Empoli (tre anni stagioni in Serie A negli ultimi cinque) per un totale di 60 milioni.

Qualora invece le retrocesse fossero abruzzesi, rosanero e Crotone la ripartizione prevedrebbe 10 milioni al Delfino e ai calabresi e 25 al Palermo che poi avrebbe a proprio favore anche i rimanenti 15 milioni di euro qualora la propria militanza in Serie B durasse per più di una stagione.

Calcoli che poco hanno a che vedere col calcio giocato. Ma oramai, si sa, è il business a farla da padrone.