Quando Conte disse: "Con ADL ho un rapporto personale, è lungimirante e visionario"

Si fanno sempre più forti i rumors sul possibile arrivo di Antonio Conte. Da tempo è la prima scelta di Aurelio De Laurentiis
27.04.2024 10:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Quando Conte disse: "Con ADL ho un rapporto personale, è lungimirante e visionario"

Si fanno sempre più forti i rumors sul possibile arrivo di Antonio Conte. Da tempo è la prima scelta di Aurelio De Laurentiis ed ora, considerando anche il mercato che probabilmente non gli offre possibilità sulle panchine delle big europee, i tempi potrebbero essere maturi. Accostato al Napoli già dalla prima crisi di Rudi Garcia, Conte parlò già della possibilità Napoli in un'intervista a Belve su Rai 2 andata in onda ad ottobre scorso. Di seguito rileggiamo qualche estratto:

"Non nasco belva, ci divento durante l’infanzia per proteggermi dalla strada. Ci divento a volte nella vita proprio quando incontro alcune situazioni. A bordo campo 'morte tua vita mia', una delle due squadre deve soccombere, a volte anche col pareggio è soccombere. Il mio segno zodiacale è il leone. 

Non è proprio vero che mi piace parlare solo di calcio. Fuori dal lavoro mi piace contornarmi di persone che non c’entrano col calcio. Sono molto diretto, odio le persone che ti girano le parole. Sono permaloso, sì. Chi prende uno come me, sposa un progetto, un’idea, una ambizione. Non sono feroce, sono esigente con me e con gli altri. L’esigenza che ho è una ferocia, odio perdere. A me piace essere leader, penso di essere un leader riconosciuto. Mi piace, penso che sia nato per questo. Solitario? Sì quando perdo. La sconfitta non la vivo bene".

Soffre fisicamente quando perde. "È vero. È un lutto che dura dalle 36 alle 48 ore. Cerco di isolarmi. Mi sento male, giù. La prima cosa è capire il perché, rivedo la partita e lì divento feroce. L’importante è avere voglia forte di reagire alla sconfitta, alla disgrazia. Ho avuto la fortuna e anche un pizzico di bravura da calciatore e tecnico. Non sono sazio. Vorrei in futuro trovare una situazione in cui posso continuare a scrivere la storia"

Sul ritorno in Italia ed il suo modo di lavorare: "Vorrei una soluzione per poter continuare a scrivere la storia. Quando sei all’estero apprezzi molto la bellezza dell’Italia. Non lo so, saranno le opportunità a dirlo. Il sogno me lo tengo. I matrimoni si fanno in due, puoi volere qualcosa per tutta la vita e poi non succede. Dove sono passato, ho costruito sempre qualcosa di importante. Mai lasciato macerie. Quando decido di cambiare, è perché mi rendo conto che sono in una situazione in cui ho dato tutto. Se si deve prendere un giocatore, voglio dire la mia".

Su Roma, Napoli e ADL: "Ho allenato a Torino e Milano. Ci sono due piazze, Roma e Napoli, e vorrei vivere la passione che ti trasferiscono quelle piazze. Condizioni? Che ci sia grande serietà, un progetto che mi dia la possibilità di competere per vincere. Non prenderei squadre in corsa. ADL? Con De Laurentiis spesso e volentieri ci parlo, abbiamo un rapporto personale. Mi ha sempre dimostrato grande stima. Le sue scelte in 19 anni di presidenza hanno dimostrato che è una persona lungimirante, visionario".