Quando il calcio , diventa poesia: Maradona

Diego, le origini, un mio pensiero, seconda parte
19.03.2004 16:25 di  Alessandro Lugli   vedi letture
Quando  il  calcio , diventa  poesia: Maradona
Era piccolo Diego. E il suo scopritore, Corneyo lo inserì nella lista dei "pulcini" ossia delle "cebollitas" argentine di Lanus. Era piccolo, Diego, ma già, a 9 anni, la gente, era assiepata, oltre il muro, del piccolo campetto, di calcio, per vedere lui: Il Futuro MITO del Calcio. Il padre, lo accompagnava, sempre, agli allenamenti, e alle partite, in cui, il piccolo Maradona, era già da allora, protagonista. In una gara, realizzò sei reti, e tutti erano concordi nel dire che quel ragazzino che dormiva col pallone accanto fosse un fenomeno. Era piccolo e gracile, ma già si sentiva un leader; Spesso, sento dire, che nella vita, ognuno nasce con un destino, Dio, ha creato, il Re del calcio facendolo nascere nel Sud del mondo, in un Paese l' Argentina, dai grandi contrasti politici, ove, in quel periodo la faceva da protagonista, Peron.Diego Maradona, ha cambiato, la storia, di Napoli e dell'Argentina, stessa. Io credo che Maradona senza Napoli, non sarebbe riuscito ad emergere, dopo la delusione Barcellona, e viceversa, Napoli senza Maradona non avrebbe mai vinto nulla. Napoli, usava Maradona, e viceversa. La storia del calcio a Napoli, non è stata più la stessa dopo la venuta di Diego; Ma questo "il Pibe de Oro", non poteva ancora saperlo a 10 anni. Suo padre, sbarcava il lunario, in un mare di difficoltà, la madre, faceva la cameriera, e doveva sopportare, i malumori dei padroni di casa. Diego, aveva, un grande dono che solo Iddio, gli aveva dato. Lo sentiva che era un predestinato.