Qualsiasi persona volesse narrare, la storia del calcio, di tutti i tempi, nessuno potrebbe prescindere, da identificarne l'incarnazione perfetta della parola "Calcio". Nessuno può non annoverare come assoluto, numero "Uno", il re degli anni 80, il Re di Napoli e il Re di Argentina: Diego Armando Maradona. Quinto di otto fratelli, Diego Maradona, è nato, alle 7.05 di una domenica di Ottobre.Il 30 Ottobre 1960. "Villa Fiorito", quartiere di Buonos Aires, dava i natali, nientedimeno che al dio del calcio. Diego proveniva da una famiglia povera; si narra che dormissero tutti in una stanza; Molti campioni hanno visto la miseria, ma la fame che ha patito Maradona, credo, e tolgo il credo, che non l'abbia mai provata nessuno. A "Villa Fiorito", "fiorivano" solo, i cumuli di spazzatura;oggi, mi sento di dire che, pur non avendolo conosciuto, come persona, reputo Maradona, anche un uomo eccezionale, oltrechè dio del firmamento calcistico. Voi, lettori, avete mai sentito dire da Maradona che ha sofferto, che era stanco,o che si autocommiserava? Io personalmente mai. Pur avendo avuto, Maradona, molte controverse, molte liti, e avendo, subito falli da gioco da stroncargli la carriera, non ho mai sentito Maradona, inveire, o protestare della sua situazione. E così era anche da piccolo; non rimproverava i suoi genitori, anzi era contento di "divertirsi" col pallone tra i piedi. Non ha ripeto mai, dato adito a lamentele subdole. Si sentiva il numero uno, sin da piccolo.Sin quando a 9 anni palleggiava ripreso da un cineoperatore, e si narra che in quella occasione fù ripreso, solo una piccola parte del lungo e fenomenale palleggio del "Nino de Oro", dato che, la telecamera ,non aveva nastro sufficente per registrarlo in toto. A 15 anni, in una intervista dichiarò che i suoi sogni erano due: " Il mio primo sogno è giocare nella Coppa del Mondo, il mio secondo sogno è di vincerla la Coppa del Mondo". Messico 86, il Barcellona, il Napoli e tutto il resto erano ancora lontani.