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Esce Leao e il Milan vince la prima in Champions: tris al Brugge in dieci

di Antonio Noto

Primo successo stagionale in Champions per il Milan, che scaccia i fantasmi del doppio ko contro Liverpool e Bayer Leverkusen con cui ha iniziato l'avventura nella rivista massima competizione continentale. Prova sicuramente non brillante per i rossoneri, che si fanno però forti delle migliori individualità rispetto agli avversari, che giocano meglio ma devono spendere tantissimo anche per compensare il rosso a Onyedika del primo tempo.

Inizio di gara shock per i rossoneri, che rischiano tre volte nel giro di 7 minuti: errore in mezzo al campo di Fofana, che si fa rubare palla da Vanaken e lancia Tzolis, decisivo Maignan. Ancora il greco pericoloso qualche minuto dopo, mentre Ordonez dalla distanza spaventa Maignan con una sassata che si infrange sulla traversa, col portiere immobile. Al 32' Pulisic porta avanti il Milan direttamente da calcio d'angolo, scodellando al centro in modo violento nella direzione di Gabbia, che non tocca tuttavia. La palla arriva in modo violento dalle parti di Mignolet, che è molto incerto e non riesce a evitare il vantaggio rossonero. Passano pochi minuti e un durissimo intervento di Onyedika su Reijnders costa il rosso al nigeriano, dopo l'intervento del VAR. Si va al riposo sul vantaggio minimo.

Inizio di ripresa molle per i rossoneri il Club Brugge pareggia appena rientrato in campo nella ripresa grazie a Sabbe, autore di un destro preciso che si insacca alle spalle di un incolpevole Maignan: azione avviata da Tzolis e chiusa dai due nuovi entrati, con la rifinitura di Vetlesen e la conclusione del giovane terzino, rossoneri subito raggiunti. Fonseca cambia: dentro Okafor e Chukwueze e la gara svolta subito. Il Milan ripassa in vantaggio a San Siro con una sgasata di Okafor, subentrato ad un impalpabile Leao: lo svizzero accelera all'improvviso e serve al centro per l'accorrente Reijnders, che con il piattone fa 2-1. Assolutamente decisivo Fonseca, che ha mandato in campo non solo Okafor ma anche Chukwueze. Il nigeriano dà forza a questa teoria con l'assist del tris, ancora di Reijnders, ancora con un piattone da centro area. C'è tempo per la storia prima della fine della gara: Francesco Camarda esordisce in Champions a 16 anni a e 226 giorni, diventando l'italiano più giovane di sempre a timbrare il cartellino nella competizione. Ci sarebbe persino tempo per il suo primo gol in Champions, ma un fuorigioco millimetro priva il giovanissimo attaccante di questa gioia e il calcio italiano di un record storico.


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