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Frasi cult 2019 - Sarri distrugge il 'Sarrismo', l'acquisto di James, i marchettari di ADL, il grande errore di Ancelotti e i soldi da infilarsi nel...

di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Un anno in parole. Dodici mesi intensi, lunghi, con sentimenti che ormai si confondono, ma che riaffiorano proprio sfogliando le frasi dei protagonisti. Parole, parole, parole. Tante, forse troppe. Spesso di rito, del tipo: "Potevamo fare di più". "Ci impegneremo al massimo". "Siamo stati puniti dagli episodi". Prontuario tipico del mondo del calcio, che in casa Napoli, con personaggi come De Laurentiis, Ancelotti ed altri azzurri subisce però importanti variazioni sul tema. In questa breve raccolta, abbiamo provato a fissare le dichiarazioni più significative di quest'anno azzurro.

MANCHI MAREK - “Io alla Juve? Non ci sarei mai andato, non avrei mai fatto una cosa del genere ai tifosi”. Parlava così Marek Hamsik dopo il trasferimento in Cina.

CANCELLA IL DEBITO - “Juve? Che senso ha vincere facendo 200 milioni di debiti per prendere Ronaldo” affermava Aurelio De Laurentiis il 23 febbraio.

MALEDETTA IMMAGINAZIONE - “Napoli-Juve? La guarderò, potete immaginare per chi farò il tifo” diceva Maurizio Sarri il 3 marzo. E poi, e poi, e poi sarà come morire…

TUTTI I FERGUSON DEL PRESIDENTE - Così come Reja, Mazzarri, Benitez e Sarri, anche per Ancelotti De Laurentiis aveva pronunciato la fatidica frase: “Ancelotti come Ferguson, lo voglio qui a vita”. 

IN PEPE VERITAS - “Esci sempre un po’ sconfitto dalla Stadium, a tutti i livelli”. Così Pepe Reina dopo un Juve-Milan.

IL MONITO (POCO ASCOLTATO) DI ANCELOTTI - Il 27 aprile Carlo Ancelotti dichiarava: “Ambiente troppo negativo. Si parla di fallimento, altrove non arrivano neanche quarti”. Tutto, poi, si è rivelato. Una sorta di predizione in stile Nostradamus.

I PADRONI D’ITALIA - “Il tifoso del Napoli vuole battere per forza la Juve, ma loro sono sempre aiutati perché sono i padroni d’Italia”. Un eloquente Aurelio De Laurentiis il 20 maggio scorso.

LA PROMESSA NON MANTENUTA - “Ho bisogno di cambiare, voglio provare a vincere qualcosa” annunciava Elseid Hysaj il 30 maggio. Ed invece ha fatto come Vasco: “È ancora qua. Eh già…”

LA PUGNALATA AL SARRISMO DAL CREATORE DEL SARRISMO -  “Cosa è il Sarrismo? "Non lo so cosa sia il Sarrismo, ho letto sulla Treccani che è una filosofia calcistica e non solo. Ma non è che uno mette il Sarrismo nella Treccani e io posso cambiare”. Così Maurizio Sarri alla prima conferenza da nuovo allenatore della Juve. Già, la Juve. Quella che aveva combattuto come trascinata dal grande potere oscuro. Come si cambia. Onestamente ben oltre il sopportabile. 

TESTE MATTE - “Ho bisogno di vincere, ma serve usare la testa”. Aurelio De Laurentiis e le ambizioni del club, data 20 luglio.

ED INVECE ERI OTTAVO - “Secondo posto? Mi viene la pelle d’oca” diceva Carlo Ancelotti il 22 luglio. Non serve aggiungere altro.

CATTIVO PENSIERO - “Penso sia il mio Napoli più forte. Vogliamo lo scudetto”. Firmato Lorenzo Insigne, giorno 22 luglio.

TUTTO È POSSIBILE. O QUASI… - “Ho scelto Napoli perché voglio vincere. Dominio Juve? Tutto è possibile” diceva sibillino il 24 luglio Kostas Manolas.

VOLERE NON È POTERE - “Sappiamo cosa vuole Ancelotti ed ora vogliamo vincere” ribadiva Alex Meret il 26 luglio

IL TRENO PER YUMA (DERAGLIATO) - “Quel treno per Yuma”. Su Twitter la SSC Napoli pubblica l’immagine della locandina del film che pare evidente richiamo all’arrivo immediato di James Rodriguez.

LA MADRE DEL DISASTRO -  “Il mercato del Napoli è da 10: dobbiamo e vogliamo lottare per vincere il campionato” sentenziava Carlo Ancelotti a fine mercato. Parole forti, troppo forti. Pronunciate per convinzione o aziendalismo cambia poco: errore pagato a caro prezzo.

L’AFFONDO DI MERTENS - “Per vincere servono giocatori forti”, messaggio alla società di Dries Mertens il 10 agosto.

IL TORMENTONE JAMES - “James? Real vuole venderlo e noi vogliamo acquistarlo…” assicurava Ancelotti sul colombiano. E allora perché non è arrivato?

VADA A QUEL PAESE - Aurelio De Laurentiis ed alcune reazioni di Insigne ai cambi di Ancelotti: “L'allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età”.

MARKETTE CON LA KAPPA - “Se poi qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato, per vivere due o tre anni di m.... è un suo problema. Non posso considerare concorrenziale la Cina, è lontana”. Aurelio De Laurentiis sui rinnovi di Mertens ed Insigne

IL GIUNTOLI FURIOSO - “Meritiamo rispetto! Tutte gare falsate. Var? Sia ente esterno, meritiamo molti più punti”. Tutta la rabbia di Cristiano Giuntoli dopo l’ennesimo scandaloso arbitraggio contro gli azzurri.

PELARE PATATE -"Nicchi e Rizzoli senza di noi andrebbero a pelare le patate". Dopo Napoli-Atalanta la furia di Aurelio De Laurentiis contro l’arbitro Giacomelli.

IL TRITTICO DELLA NOTTE DELLA GRANDE RIVOLTA -  "Non ci aiuti mai col presidente" l'accusa di Mertens a Giuntoli.

"Siete sempre contro di noi" l'attacco di Insigne ad Edo #DeLaurentiis

"I centomila euro ve li potete mettere..." così Allan ad Edo De Laurentiis

IL SIGNOR QUINDICI PALLE - “I giocatori di una volta, come Calaiò e Montervino, avevano le palle. Gli azzurri devono amare la maglia e la città. Serve rispetto!”. Il vice-presidente Edo De Laurentii commentava così 

IL CANTO DEL CIGNO -  “Io sono il responsabile, ma anche i calciatori lo sono. Voglio un confronto con loro”. Così Carlo Ancelotti il 1 dicembre, con la valigia già sul letto. 

GIURO E SPERGIURO - “Mai messo in discussione e mai chiamato altri allenatori” diceva Aurelio De Laurentiis il 4 dicembre. Il 10 dicembre Ancelotti veniva esonerato. Questo è il calcio, a volte un postaccio.


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