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Il problema non è mai stato l'addio di Jorginho

di Redazione Tutto Napoli.net

Facile elogiarlo oggi dopo il rigore alla Spagna valso la finale. Jorginho era forte già nel 2015, quando fu acquistato 24enne dal Verona, solo che oggi è completo, maturo, ha ultimato quel processo di crescita che l'ha portato a essere decisivo in semifinale. I tifosi del Napoli lo rimpiangono ma fanno finta di dimenticare che, spesso, all'apice della propria carriera, i vari Cavani, Higuain e Lavezzi sono andati via. Non è mai stato un problema, per il Napoli, ricominciare. D'altronde la strategia era quella.

Il problema, se mai ne esistesse uno legato alla nostalgia, è la sostituzione di Jorginho. Quando andò via, Ancelotti optò per Hamsik regista. Esperimento durato appena sei mesi. Fabian, arrivato nell'estate dell'addio di Jorginho, non è un play. Demme e Lobotka non possono essere considerati sostituti dell'italo-brasiliano. Tre anni dopo, manca il nuovo faro. Non lo prevedeva il modulo di Ancelotti. Con Spalletti le cose potrebbero cambiare. 


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