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Il punto di Del Genio a TN: "A Liverpool perfetti, in campionato serve di più! Di Lorenzo alto, Ancelotti ha mandato un messaggio: ora lo faccia più spesso. E' il momento di risparmiare i big per avere più guerrieri"

di Redazione Tutto Napoli.net

"Contro il Liverpool il Napoli ha fatto una partita tatticamente perfetta. Ancelotti è stato bravissimo, visto che gli allenatori incidono di più sulla parte difensiva che su quella offensiva". E' così che Paolo Del Genio, giornalista di Tele A e Radio Kiss Kiss Kiss Napoli, apre il suo consueto punto settimanale sulle colonne di Tuttonapoli.net, partendo ovviamente dalla sfida di Liverpool: "Ancelotti ha tenuto bene in campo il Napoli e così facendo è stato determinante. Il Napoli era messo in campo nell'unico modo in cui si poteva mettere per uscire indenne da Anfield. L'atteggiamento tattico è stato l'unico possibile. In questo momento nessuna squadra, neanche il Napoli, può giocarsela a viso aperto completamente con il Liverpool".

La cosa importante è che s'è rivista la fame nei calciatori. "In questo momento, al di là di questo, è più facile per il Napoli fare delle partite in cui non c'è pressione addosso. Se il Napoli avesse perso con il Liverpool non avrebbe potuto farci tanto, quindi psicologicamente era una condizione meno stressante. E lo stesso vale dal punto di vista tattico, perché si gioca sull'avversario: ti concentri, metti l'attenzione al massimo e giochi sull'avversario. In campionato questo non si può fare, non basta, perché bisogna cominciare a dominare e controllare la partita, determinare le giocate con brillantezza e voglia di fare, con le qualità tecniche che il Napoli ha. Per il Napoli paradossalmente dunque è più facile giocare con il Liverpool che con il Milan, sebbene ci sia una grossa differenza nella cifra tecnica delle due squadre".

Adesso però c'è il campionato e bisognerà cambiare marcia anche con le 'piccole'. "Sono partite in cui la situazione si capovolge, a partire da quella con il Bologna. Ci sono Bologna, Udinese, Parma e Sassuolo nel calendario del Napoli, quattro squadre che sulla carta partono battute con gli azzurri. Il Napoli non può fare una gara attendista, senza prendersi delle responsabilità. Contro il Liverpool la squadra ha giocato senza lo stress di dover creare, ma cercando solo di allentare la pressione dei Reds, facendo ciò che era giusto fare. Ma adesso ci sono partite completamente diverse. Il pareggio con il Liverpool e la quasi-qualificazione sicuramente danno entusiasmo al Napoli e l'aspetto psicologico è importante. Ma il match di Anfield non è assolutamente indicativa per dire che il Napoli ha risolto i suoi problemi tattici".

A Liverpool abbiamo ammirato Di Lorenzo nei quattro di centrocampo: una soluzione che secondo te rivedremo? "Io forzerei ancor di più l'idea, al punto di proporla anche in partite contro squadre più deboli, non solo contro Liverpool, Juventus, Inter e altre big. Io la terrei in considerazione anche nelle altre partite per lanciare un messaggio ai giocatori. Con questa formazione prudente, Ancelotti direbbe ai calciatori che la partita è difficile. Secondo me in questo momento bisognerebbe andare più su questa pista della determinazione. Io farei queste formazioni più difensive più spesso, con un concetto di fisicità, di forza, di copertura. Il Napoli ha preso tanti gol banali e ultimamente ha comunque creato poco, quindi vale la pena percorrere questa strada. Andrei dunque avanti con questa idea di tenere dentro Maksimovic che ti dà più solidità al pacchetto difensivo e Di Lorenzo un po' più avanti. Se si deve sacrificare qualcuno di forte come Callejon o Insigne è il momento giusto per farlo. Poi, quando la squadra diventerà nuovamente brillante come un tempo, allora ci sarà di nuovo bisogno di questi calciatori a tempo pieno. Ma ora devono avere un ruolo un po' marginale. I protagonisti del Napoli, in questo momento, devono essere i combattenti: Allan, Maksimovic, Koulibaly, Manolas... Questi sono i calciatori che devono tirare fuori il Napoli da questa situazione difficile. Poi, quando ci sarà di nuovo brillantezza, è chiaro che la squadra necessiterà anche di un tasso tecnico maggiore".


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