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Il punto di Del Genio a TN: "Il Napoli non ha perso tatticamente, ma fisicamente: Ancelotti ci rifletta. Juve favorita come sempre e nessuno ne parla, perché non applicano il regolamento? Col Liverpool un solo modo per farcela"

di Redazione Tutto Napoli.net

"Il Napoli ha avuto un grande inizio, ma pensare che giocando a quella velocità la Juventus non reagisse era utopia". Chiaro, chiarissimo il pensiero di Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, che come di consueto è intervenuto al microfono di Tuttonapoli.net per commentare le ultime vicende in casa Napoli e, in particolar modo, la sconfitta dell'Allianz Stadium: "I bianconeri sono venuti fuori con tecnica e fisicità. Soprattutto con la fisicità dirompente, soprattutto se confrontata alla mancanza di fisicità del Napoli in campo. In panchina c'erano calciatori fisici, ma Ancelotti ha scelto la rapidità di altri interpreti. Il Napoli è andato evidentemente in difficoltà quando la Juve è salita in cattedra, meritando tutto sommato la vittoria nei novanta minuti".

Al netto di alcune sviste arbitrali evidenti. "Come sempre la Juventus ha avuto un arbitraggio a favore. A volte capita con episodi clamorosi, come l'anno scorso con Lazio, Cagliari e Inter. Con Banti protagonista due volte su tre. Questo per dire che anche la designazione non era un granché. Certo è che trovare qualcun altro che l'arbitrasse in maniera diversa dal solito era complicato. La Juve l'ha messa sul piano fisico e il Napoli veniva ammonito con una facilità clamorosa, mentre i bianconeri no. E questo alla fine ha condizionato la gara. La Juventus magari avrebbe vinto comunque undici contro undici, ma perché deve essere favorita dagli episodi dubbi come sempre?".

Diciamo che con la Juventus accade sempre qualcosa di strano. "La cosa danneggia innanzitutto loro, perché c'è da dire che sono più forti e vincerebbe lo stesso. Ora la Juve è una delle squadre più forti al mondo, inutile negare l'evidenza. Gli juventini stessi però negano questa evidenza, come con l'arbitro, con i cori dei tifosi, diventando addirittura sordi. E questo li porta a perdere di credibilità. L'altra cosa orribile è il silenzio di tutti quelli attorno, ossia i giornalisti delle reti nazionali. Nessuno dice mai che come sempre la partita è andata nella direzione della Juventus".

Nell'occhio dei ciclone la gestione dei cartellini da parte di Banti. "Si possono fare mille esempi. Se fosse stato espulso un calciatore della Juventus e uno del Napoli fosse andato a muso duro contro un avversario, sarebbe stato subito espulso anche lui e Banti avrebbe pareggiato i conti. Oppure se il Napoli stesse vincendo 3-1 e Mertens avesse calciato via due volte il pallone, il giallo sarebbe stato immediato. Cosa voglio dire con questo? Che con il Napoli, come con tutti, viene applicato il regolamento, mentre con la Juve no. Ma non accade una sola cosa, ne sono successe 7-8. Nessuna decisione era clamorosamente sbagliata, erano tutte piccole, ma sono andate tutte nella stessa direzione. E' questa la cosa strana".

Quali sono invece gli aspetti positivi mostrati da questo match? "Il Napoli non ha sofferto tatticamente, ma fisicamente. Quando la Juventus la giocava sui contrasti e sui rimpalli, il Napoli aveva soltanto 2-3 calciatori che poteva competere, tutti gli altri per fisico e peso non potevano. Ancelotti ha provato ad andare veloce, l'idea di quella formazione dev'esser vista in questo senso. Ma in un certo tipo di partite bisogna mettere anche la fisicità in campo. E questa dote c'è in organico, visto che ci sono calciatori come Maksimovic, Fabian, Diawara, Milik, che un contrasto possono vincerlo. Ancelotti deve riflettere su questo".

Domani siamo già alla vigilia di Champions League. Dopo il pareggio di Belgrado serve un mezzo miracolo per qualificarsi. "Il Napoli non ha altra strada che la vittoria per restare in corsa per la qualificazione, visto e considerato che molto probabilmente con la Stella Rossa sia Liverpool che PSG faranno sei punti. I Reds possono vincere sia Premier che Champions, ma non è sempre la stessa squadra in casa e in trasferta. Non sempre il Liverpool riesce a fare lo stesso tipo di partita lontano da Anfield, quindi dovrà essere il Napoli a fare una gara aggressiva, di pressing, evitando i ritmi bassi. Loro fanno delle mezzore devastanti, l'abbiamo visto anche con la Roma e in Premier. Non hanno grandissima qualità nel palleggio, quindi se il Napoli riesce a partire forte può farcela".


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