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Il punto di Del Genio a TN: "Perché criticare la formazione iper-offensiva? Col Milan solo errori tecnici. Bocciati arbitro e VAR, ma protocollo va modificato. Liberiamo Insigne dallo stress da gol. Sulla Coppa Italia..."

di Pierpaolo Matrone

"Milan-Napoli è stata una partita strana. Ancelotti ha messo dentro tutti i calciatori offensivi, come io speravo da tempo, ma mi ha sorpreso il fatto che l'abbia fatto contro il Milan. Anche se parsa azzardata, con questa scelta il Napoli non ha perso gli equilibri, non capisco perché sia stata criticata la formazione". E' così che Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, fa il punto della situazione dopo il pareggio del Napoli sul campo del Milan. Il collega, nel consueto appuntamento settimanale col nostro microfono, s'esprime così sulla sfida di sabato sera: "Piuttosto, se dobbiamo fare una critica, risiede nel fatto che i calciatori più importanti, soprattutto quelli offensivi, non erano nella condizione migliore per giocare tutti insieme. Ma non è un problema tattico, è stato un problema di condizione. Tatticamente la squadra ha retto benissimo, tecnicamente però non sono riuscite le giocate che ci aspettiamo da calciatori come loro".

La coppia Fabian-Zielinski è apparsa ben assortita. "Da un punto di vista dell'equilibrio il tandem c'era, in fase difensiva sono stati entrambi bravi. Non mi è dispiaciuto il lavoro fatto insieme in fase di costruzione. Non è stata la miglior partita di Fabian, che è stato sicuramente sufficiente, mentre a Zielinski è mancato soltanto il gol. Ha recuperato palloni, li ha gestiti, è andato spesso al tiro. Mi sta piacendo molto l'interpretazione del ruolo che sta dando Zielinski da centrocampista centrale".

L'hai detto anche tu, hanno deluso gli attaccanti. Su tutti Insigne, a secco di gol da oltre 80 giorni. "Non so se sia un problema mentale, tecnico o fisico. Ma so che ad Insigne capita spesso, anche in altre stagioni sono arrivati questi periodi di digiuno abbastanza lunghi. Bisogna liberarlo dallo stress del gol, altrimenti va ad inficiare anche sulla sua prestazione. E' un giocatore che deve essere libero di mostrare tutte le sue qualità, deve restare sereno, tanto il gol prima o poi arriva. E' questo - il gol - un peso che non deve portarsi sulle spalle".

Tante critiche anche sull'arbitraggio: il rosso a Fabian è inesistente, si è parlato anche di un rigore su Insigne non ravvisato da Doveri. "L'arbitro va bocciato. Ancora non sono riuscito a capire per quale ragione non venga utilizzato il VAR. Se dopo dieci secondi tutti sappiamo del rigore su Insigne, com'è possibile che l'unico che non lo sa è l'arbitro, nonostante lo strumento a disposizione? Dovremmo in questo caso bocciare più Giacomelli che Doveri. Il rigore su Insigne non si era visto tanto, ma con le immagini rallentate sì. Questi sono i classici rigori da VAR, dopo il replay l'arbitro deve darlo. Si tratta di un clamoroso errore del VAR Giacomelli. Mentre sull'espulsione di Fabian ovviamente l'errore è tutto di Doveri, visto che il VAR non poteva intervenire perché si trattava di doppio giallo, anche se mi sembra una stupidaggine questa roba del protocollo: è sbagliato e va modificato. Se l'espulsione è ingiusta è ingiusta, anche perché poi ci sono una serie di conseguenze ingiuste come la squalifica del giocatore per il prossimo match".

E' già tempo di Coppa Italia, ancora col Milan. Ti aspetti una partita simile a quella di campionato o ci saranno novità? "Non credo che cambierà tanto. Il Milan, ad esempio, può cambiare pochissimi interpreti. Invece nel Napoli, cambiando degli interpreti, possono cambiare anche le letture del ruolo. Ad esempio se a sinistra andrà uno tra Fabian e Zielinski è sicuramente diverso dall'interpretazione che può dare Insigne. Non so, è possibile vedere anche Maksimovic terzino, visto che se ne parlava già per la partita di campionato. Sono tutte piccole cose, ma il Napoli giocherà la sua solita gara".

Te la giocheresti ancora con una formazione iper-offensiva? "A me piace, spero che questa formazione venga riproposta. E' una soluzione che dà equilibrio e soprattutto tanta potenzialità tecnica. Si può giocare con Insigne, Callejon, Milik e Mertens tutti insieme. Ma in questo momento è meglio modificarla, visto che questi calciatori non sono al meglio e in campionato hanno rimediato un'insufficienza".


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