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L'incedibile a sorpresa: l'annuncio di ADL e la svolta sul futuro di Rog

di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Sulle 38 partite giocate in campionato lo scorso anno, quante volte è partito titolare Marko Rog? La risposta è sempre la stessa: Zero! Si potrebbe aprire un lungo dibattuto sulla gestione del croato da parte di Maurizio Sarri, sulla difficoltà ad allargare le rotazioni e consentire al croato di esprimere con continuità il suo potenziale. Invece, per tanti motivi, il classe ’95 ha chiesto lo scorso campionato con la cifra imbarazzante di 251’ disputati, davvero pochi per trovare automatismi e convinzione. 

La diversità spesso è sintomo di grandezza. Nel caso di Marko Rog, sono bastati davvero pochi secondi sul terreno di gioco in maglia azzurro per capire che il croato fosse materiale differente. Non necessariamente migliore o peggiore, ma senza dubbio non comune. Il passo nel breve, la sorprendente capacità di saltare l’uomo abbinata ad una grinta degna del peggior mediano facevano intravedere segni di crescita importanti. Affinché ciò avvenga, però, servirà un tecnico che gli consenta di liberare tutto in talento compresso nelle sue due prime stagioni in azzurro. A tal proposito, le parole di Aurelio De Laurentiis non possono che far sorridere il centrocampista…

"Intoccabili? Koulibaly è inavvicinabile e con lui anche Zielinski e Rog”. Così ha parlato il patron, inserendo in una lista ristretta proprio il talentino prelevato nell’estate del 2016 dalla Dinamo Zagabria. Investitura importante da parte della società, evidente suffragata da una chiacchierata con Carlo Ancelotti. Con il nuovo tecnico Rog spera di potersi ritagliare uno spazio stabile nelle rotazioni, anche in considerazione di due possibili cessioni nel reparto, con Jorginho ed Hamsik che sembrano sempre più lontani da Napoli.

Prima di tutto, il carattere. Non è certo la fiducia nei propri mezzi a mancare al croato, non a caso le sue due migliori prestazioni in azzurro erano state sul campo della Juventus in Coppa Italia e nella trasferta contro la Roma al suo primo anno. Già allora aveva lanciato segnali lampanti di un carattere forgiato in una scuola croata che lascia poco spazio alla paura ed al timore. Ora, dopo l’annuncio di De Laurentiis, c’è la sensazione che questa in arrivo possa essere davvero l’annata della svolta.


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