.

Manita alla Vecchia Signora e la capolista se ne va

di Francesco Molaro

Una bella manita e la Juve non c’è più. Tutta l’Italia sperava nei bianconeri,  tutti gli inseguitori speravano in uno stop  e invece tutti siete rimasti delusi. Che partita, che Napoli, che intensità. Il Napoli parte forte, fortissimo, la Juve non è da meno. Gli azzurri passano al 14’, gran giocata di Politano, Kvara sforbicia e Osimhen al posto giusto insacca. Tutto bellissimo, cosi come il raddoppio. Prima del gol di Kvara arriva la traversa di Di Maria che mette un brivido al Maradona. Al 39’ palla lunga di Politano, Bremer sbaglia l’intervento, Osimhen ci crede e la serve al bacio pere Kvara che batte Szczesny con una giocata al bacio. Il Napoli molla un attimo e la Juve con una bella giocata e un rimpallo su Kim arriva la palla a Di Maria che di fino insacca. Il primo tempo finisce qui. La ripresa è una delizia. Il Napoli vuole cambiare la storia. Calcio d’angolo, palla che arriva a Rrhmani che da fuori area tira una bordata che batte ancora Szczesny. Il Maradona è una bolgia e spinge il Napoli che è indemoniato. Mario Rui, un leone, recupera su Bremer e la palla finisce a Kvara che la serve al bacio Osimhen che di testa infila il poker. Spalletti e Allegri cambiano tanto e il Napoli cala il poverissimo. La manita la disegna Elmas  che servito da Di Lorenzo batte ancora Szczesny con l’aiuto di Alex Sandro. Il finale è accademia. Il Napoli resta primissimo e ricaccia la Juve a meno 10.


Altre notizie
PUBBLICITÀ