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Se il gol di Kessie (in fuorigioco) l’avesse segnato l’Empoli non sarebbe fregato a nessuno

di Arturo Minervini

Ripetere una bugia così tante volte, al punto da farla sembrare quasi una verità. È un meccanismo collaudato, una prassi consolidata da tempo nell’informazione e non solo. Perchè poi finisce che qualcuno ci crederà e quel qualcuno convincerà qualcun altro che è proprio come racconta lui. È un circolo vizioso quella della bugia e l’Italia è un paese di vizi. Nonostante le dichiarazioni ufficiali, le interpretazioni che sono abbastanza univoche, c’è ancora qualcuno che sbraita, che sbraccia, che reclama attenzione per accalappiare il prossimo da indottrinare al falso. 

Il gol di Kessie è irregolare. Non c’è spazio per i ‘Ma’ ed è incredibile pensare che qualcuno possa non essere d’accordo su quella che è una regola chiara. È come se improvvisamente, il 50% dell’informazione in Italia iniziasse a disquisire sul fatto che non è vero che ci si debba fermare col rosso al semaforo. Irreale, perché riconosciamo in quel segnale una regola chiara. Perché non seguire lo stesso processo mentale col fuorigioco? 

Se a segnare il gol di Kessie fosse stato, che so, uno che indossa la maglia dell’Empoli? Pensate davvero che la cassa di risonanza sarebbe stata la stessa? No. Se ne sarebbe parlato giusto qualche minuto, qualche eccentrico opinionista avrebbe vestito i panni del bastian contrario giusto per guadagnarsi un pochino di spazio e finita lì. La considerazione è amara, lo diventa ancor di più assistendo alla crociata ad occhi chiusi di qualche quotidiano che, nell’immediato aveva tuonato su un presunto errore del Var, arrivando poi a invocare un cambio del regolamento. Ripeto: sarebbe accaduto lo stesso se quel gol (irregolare) fosse stato annullato all’Empoli? La risposta la conoscete già. Così come quel velo di tristezza che si poggia sul viso pensando a come funziona l’informazione in Italia.


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