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Spalletti: “Elmas è la luce dei miei occhi. Kim? Subito capito di aver preso un campione! Nessuno vuole andare via da Napoli. Sulla sosta..."

di Francesco Carbone

Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa turca direttamente dal ritiro del Napoli ad Antalya: “Un giorno mi piacerebbe allenare in Turchia. In questo momento ci sono Montella, Pirlo e Farioli. Conosco molto bene Farioli, è un mio amico. E’ un uomo di calcio e di qualità e conosco le sue potenzialità. Poi c’è Montella che è al 3° posto in classifica ed è anche un mio ex calciatore. Ci siamo sfidati anche come allenatori e ho sempre visto quanto fosse tosto come avversario. La sua conoscenza del calcio è di primo ordine, ora, da allenatore, lo sta dimostrando a tutti”.

Sul calcio turco: “La gente lo guarda come se fosse di secondo livello, ma in realtà anche il calcio turco è a livello europeo. Se vengono qui allenatori importanti, non è un caso. Hanno visto il potenziale che c’è qui e stanno cercando di cogliere l'opportunità di lavorare in importanti club turchi. Il calcio qui non è lontano dall'Europa. Gli allenatori che vengono qui lavorano sodo per migliorare se stessi e il calcio turco”.

Su Fatih Terim: “L’imperatore ha lavorato in Italia tanti anni fa. Anche la parola 'imperatore' può mostrare quanto potere può dare, quanto può dominare i giocatori e aggiungere loro qualcosa. Il calcio turco non è mai di secondo livello, è equivalente a quello europeo. I calciatori possono crescere ovunque. La cosa più importante è utilizzare quei calciatori nel modo più efficiente possibile, svilupparli e presentarli al mercato. Ecco perché il calcio in Turchia è di altissima qualità. Io e Fatih Terim abbiamo un grande rapporto. Non ci vediamo da anni, ma quando ci vediamo, è come se incontrassi uno di famiglia. Ci abbracciamo, parliamo, raccontiamo storie. Io vivo fuori Firenze e anche lì ho capito e visto quello che la gente pensava di Fatih Terim. Da lì puoi vedere quanto è grande una persona”.

Su Kim: "Dopo la partenza di Koulibaly, abbiamo dovuto acquistare un grande calciatore. Quando ho visto Kim Min-Jae dopo che è arrivato da noi, ho capito quanta qualità avesse e che grande campione avessimo acquistato. Dopo l'addio di Koulibaly, avevamo bisogno di un giocatore molto importante e ha riempito molto bene il suo posto".

Sui tifosi: “Come Napoli, prendiamo la nostra forza dalla nostra città. I giocatori che abbiamo possono trascorrere la loro carriera con noi per molto tempo. Non ne dubitiamo. Ciò è dovuto alla loro passione e all'amore per il calcio del Napoli. Questo amore permea tutti i calciatori. Nessuno che vive a Napoli vuole andarsene. Come club, abbiamo il potere di tenere tutti i giocatori che abbiamo finché vogliamo". 

Su Elmas: “E’ la luce dei miei occhi, che giochi o meno. È un ragazzo eccezionale che può giocare in qualsiasi posizione. È un calciatore che vuole lavorare e migliorare costantemente. Può far vincere una partita se gioca per 10 minuti. È un calciatore che corre, pressa, prende la palla. Qualunque cosa accada, rimarrà la luce dei miei occhi".

Sul campionato e la sosta: “In momenti come questi, squadre come la nostra hanno l'opportunità di lavorare in modo più dettagliato. Non puoi andare sempre forte per tutto il tempo. La pausa offrirà l'opportunità di lavorare sui dettagli. Siamo molto contenti della forma che abbiamo raggiunto. Sarà un grande vantaggio per una squadra come la nostra poter lavorare e mantenere le nostre prestazioni in questo periodo. Abbiamo iniziato molto bene la stagione.

È stato un vantaggio aver fatto le mosse giuste sul mercato, preso in squadra calciatori giovani e di talento. Abbiamo molta qualità, ma abbiamo anche aspetti che dobbiamo migliorare. Quando mettiamo in primo piano la nostra qualità, gli altri punti che dobbiamo migliorare vengono messi in ombra. Quindi mi congratulo con i miei giocatori per l'ottimo inizio. Faremo del nostro meglio per continuare così”.

Su Antalya: “Conoscevo Antalya già da prima. Ci sono stato due volte quando ero allenatore dello Zenit. Ora anche col Napoli abbiamo trovato un livello molto alto in cui possiamo svolgere il nostro lavoro nel modo più accurato. Questo ci rende molto felici. Il clima qui è fantastico, ma non voglio abituarmici. Quando torneremo in Italia, non troveremo lo stesso clima. Siamo in un ottimo albergo. Abbiamo trovato strutture talmente buone che chiederò alla nostra dirigenza di venire qui al campo prima delle partite”.


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