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Cena di gruppo con pizza e domenica mattina di libertà con il rafting sul fiume

di Redazione Tutto Napoli.net
Fonte: Mediaplan

Uno strappo alla regola. Anzi, più d’uno. Però sempre correttamente nella norma. Il Padre Eterno riposò il settimo giorno, il Napoli il nono di ritiro nella Val di Sole. Mezza domenica di libertà, niente di più, dopo il 6-0 di sabato rifilato alla rappresentativa trentina e la successiva cena di gruppo nel tipico ristorante La Spléuza di Nello Di Costanzo, napoletano doc che a Monclassico, alle porte di Dimaro, si è trasferito nel ’74 con tutta la famiglia. La spleuza, per i solandri, altro non è che il tabià del maso. O meglio la soffitta del fienile. Tutti hanno ordinato pizza, anche doppia, e birra, o Coca-Cola. Ma poi non hanno resistito al fascino degli affettati e dei formaggi trentini che Angelo, figlio di Nello, e la sua compagna Elisa servivano al tavolo di Walter Mazzarri e in un amen cinquanta taglieri tipici del posto sono stati presi d’assalto e spazzolati alla grande.

Niente allenamento al mattino, ma rafting sul Noce, il fiume che ha ospitato lo scorso anno gli europei della specialità e che divide in due la Val di Sole tra alberi di nocciole per l’appunto e di mele. Ovviamente Melinda. Undici gli arditi azzurri più il medico sociale Alfonso De Nicola che hanno affrontato di buon’ora le rapide per quindici e più chilometri con partenza dal Rafting Center Val di Sole di Alessandro Fantelli, che è anche assessore al turismo e allo sport del comune di Dimaro, e arrivo a Mostizzolo. Due gommoni da sei posti più gli esperti istruttori Vick e Beck che a poppa spartivano ordini e segnavano la rotta tra le acque ruggenti e i massi appuntiti. Uno spettacolo nello spettacolo. Un divertimento unico e adrenalina alle stelle. A prua di un’imbarcazione Mascara e Mannini, sulla seconda Lucarelli e Inler che non stava più nella pelle: i più bagnati, ovviamente, e i più coraggiosi. Dietro a loro Grava e Cigarini, Sepe e De Nicola da una parte; De Sanctis e Cannavaro,  Aronica e Hamsik dall’altra. Due ore di allegria piena. Poi i due gruppi, come fan tutti, si sono caricati i gommoni sopra la testa e hanno raggiunto gli spogliatoi dello stadio di Carciato per una doccia rigenerante.

I sudamericani del Napoli, Britos, Fernandez, Campagnaro e Bogliacino, non hanno avuto la stessa audacia dei compagni e hanno preferito salire a pranzo in malga dove il gestore della baita aveva preparato straordinariamente per loro l’asado, cioè il tipico piatto argentino di carne di manzo cotta alla brace. Christian Maggio ha raggiunto invece Madonna di Campiglio con la moglie Valeria e di lì lo Chalet Fiat sul Monte Spinale per una colazione coi prodotti tipici del Trentino, polenta e gulasch e una bella crostata di mele. Walter Mazzarri ha pranzato invece in hotel con gli altri dirigenti del Napoli dopo un solitario giro mattutino per i boschi della splendida Val di Sole.

Un breve sonnellino pomeridiano, poi tutti al campo per la ripresa degli allenamenti: la tribuna di nuovo piena di tifosi entusiasti a caccia di foto ricordo e di autografi con immancabile e goliardica invasione di campo di un supporter al termine della partitella a quattro porte-mignon. Hanno vinto per 3-2 quelli in casacca blu con gol risolutivo di Hamsik sempre effervescente e brillante. Il programma di domani prevede il ritorno alle abitudini del ritiro del Napoli in Val di Sole, ovvero doppio allenamento: il primo al mattino alle 9.30 e il secondo alle cinque del pomeriggio. A seguire il solito incontro dei giocatori con i loro fans


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