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Mazzarri, vietati proclami: solo lavoro, gruppo e mentalità!

di Redazione Tutto Napoli.net

DIMARO (VAL DI SOLE - TRENTINO), 17 LUGLIO 2011 - Mezzogiorno di fuoco. Ma va. E perché mai? In Val di Sole si sta da papa anche quando il cielo un po' si imbroncia e di tanto in tanto rinfresca l'aria con qualche goccia di pioggia. Tanto più che a mezzodì, nella conferenza stampa che Walter Mazzarri ha tenuto nel confortevole Teatro di Dimaro, l'allenatore del Napoli non ha acceso la platea dei giornalisti con sparate gratuite di nessun genere o proclami tempestosi, ma serenamente ha illustrato quelli che sono, o meglio saranno, gli obiettivi del Napoli nella prossima stagione. Lui lo sa per primo che confermare il fantastico terzo posto dello scorso campionato non sarà facile, eppure garantisce che la sua squadra scenderà tutte le volte in campo puntando al massimo "e con la convinzione di poter vincere comunque contro tutti".

Walter Mazzarri, ora che con Aurelio De Laurentiis ha fatto pace, è in pace anche con se stesso ed è entusiasta di quello che il presidente nei giorni scorsi ha detto alla stampa senza tanti giri di parole. "Dopo il chiarimento che ho avuto con lui al termine della passata stagione, il rapporto tra noi ne è uscito credo rafforzato: siamo in linea su tutto e siamo partiti con il piede giusto". Il focoso livornese non l'ha detto, ma il fatto che Aurelio De Laurentiis gli abbia garantito che Hamsik e Lavezzi non lasceranno il club sul Golfo se non a cifre spropositate, l'ha tranquillizzato al punto da non vedere più intorno a lui la caccia alle streghe e i fantasmi che avevano turbato gli ultimi mesi di campionato quando il Napoli, pur consolidando il suo ritorno in Champions League dopo ventun anni, ha perso con le due milanesi la strenua corsa al terzo scudetto.

Di scudetto ovviamente Mazzarri non ha parlato, però è sembrato molto soddisfatto della nuova rosa che De Laurentiis gli ha messo a disposizione con gli acquisti di Inler, Dzemaili, Santana, Britos, Fernandez e non ultimo Donadel per il quale ha speso più di un giudizio lusinghiero lasciando intendere che nel suo centrocampo non ci sarà posto soltanto per la coppia Dzemaili - Inler. "Mi ha fatto piacere che Pazienza, una volta sbarcato alla Juve, abbia detto che la forza del Napoli è stato  Mazzarri che ha messo la squadra sopra a tutto e tutti. Questa è la strada che da due anni seguo e che cercherò di indicare anche ai nuovi arrivati. Del resto, a parte Inler, tutti gli altri neo acquisti non vengono da una stagione particolarmente brillante. Anzi. E per questo spero che siano venuti al Napoli per crescere insieme al vecchio gruppo del quale ho una grande considerazione e riconoscenza per il fantastico terzo posto ottenuto alle spalle delle due milanesi".

Nè ha parlato di Inter, Milan, Juve o Roma. In primis perché non è mai bello spiare di questi tempi in casa d'altri e poi perché il Napoli oggi è il Napoli, cioè una realtà con la quale gli altri semmai dovranno fare di nuovo i conti. Difatti il direttore generale Marco Fassone, seduto in platea tra i giornalisti, non si è perso una parola del discorso del tecnico nella prima domenica del ritiro partenopeo in Trentino e lo guardava fiero, quasi mangiandoselo con gli occhi, come del resto i tifosi che hanno dipinto d'azzurro il grazioso paese nel cuore della Val di Sole riempiendolo del loro entusiasmo e della loro spiccata simpatia tutta napoletana. E così il buon Dio ha regalato ieri a tutti, sul far della sera, lo spettacolo dell'arcobaleno che ha illuminato di tutti i colori il campo d'allenamento costruendo un ponte di luce tra le due frazioni di Bolentina e Carciato che assolutamente Mazzarri e i suoi giocatori non si sono persi e si sono meritati.

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