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Del Genio a TN: "Giampaolo nome giusto per l'eventuale dopo-Sarri. Marek, solo tu hai meritato di superare Diego. ADL ha già fatto tre affari, ma ora due colpi. Su Ghoulam e Milik..."

di Pierpaolo Matrone

"Raramente mi capita di fare i complimenti a qualcuno e a Giampaolo li ho fatti. Ha avuto coraggio nelle sue idee, che sono quelle di proporre un calcio sempre di qualità. Si è dovuto arrendere solo di fronte all'evidenza dei fatti, cioè dover affrontare una squadra superiore. Ha rischiato per non cambiare la mentalità della sua squadra, e a momenti faceva l'impresa". Paolo Del Genio, giornalista ed esperto di tattica, ha apprezzato il lavoro di Marco Giampaolo e della sua Sampdoria, elogiandone la prova al San Paolo: "Altri allenatori, anche con un organico migliore come Spalletti con l'Inter, non fanno quello che ha fatto Giampaolo. Merito di quest'ultimo se è venuta fuori una bella partita".

E' lui il nome giusto per sostituire Sarri quando andrà via? "Innanzitutto speriamo che questo accada più tardi possibile, vorrei che Sarri riuscisse a battere tutti i record di permanenza sulla panchina azzurra. Ma è chiaro che per il dopo-Sarri il nome giusto è quello di Giampaolo, non ci sono dubbi. Nel campionato italiano al momento è il secondo miglior allenatore, dopo Sarri stesso chiaramente".

Il Napoli ha subito due gol, non succedeva da un po'. "Ci sono stati degli errori dei singoli. Quello che determina la punizione di Ramirez è un momento di disattenzione di Albiol, Koulibaly e poi il fallo di Hysaj. Ma anche sul rigore c'è un doppio errore dell'albanese e dello spagnolo. Ma c'è da dire che in entrambe le occasioni abbiamo visto grandi giocate di Ramirez, due prodezze individuali".

Il gol di Hamsik, invece, vale il superamento del record di Maradona. "Marek merita questo. In passato ho avuto modo di intervistare Cavani ed Higuain, che si avvicinavano a questo record di Diego, ed entrambi mi risposero che era un loro obiettivo. Poi però se ne sono andati e hanno dimostrato che il loro obiettivo principale erano i soldi, avere qualche milione in più in banca, piuttosto che battere il record del giocatore più forte di tutti i tempi. Marek invece è andato oltre queste cose, ha pensato molto alla città di Napoli e alla moglie, quindi se un giocatore doveva superare Maradona è giusto che sia proprio Hamsik".

Insigne torna, va in gol ed è tra i migliori. Ha dimostrato di essere fondamentale in questo Napoli. "Sì, ma non solo per i gol. Ormai è un giocatore-chiave. Zielinski ha fatto bene in quel ruolo, anche dal punto di vista realizzativo, senza farlo rimpiangere. Ma dal pounto di vista della partecipazione alla manovra, questo lavoro da regista nascosto che fa Insigne lo fanno pochi altri. E' difficile trovare giocatori simili. Ecco perché il vice-Insigne non poteva essere Giaccherini e non deve essere Zielinski che è un centrocampista. Bisogna individuare l'alter-ego di Insigne, che al momento però un giocatore difficilmente ripetibile. Peccato che in qualche partita determinante non sia arrivato nelle condizioni fisiche ideali".

Importante è anche Mertens. "Lui ed Insigne sono due giocatori che fanno la differenza, e lo si è visto anche nella gara di Coppa Italia, cambiata completamente dall'ingresso in campo di questi due campioni. Anche se non segnano, danno gli assist vincenti. Il Napoli vive sul collettivo, ma quando ci sono Insigne e Mertens è un'altra musica".

Come sono da interpretare gli affari Ciciretti, Machach e Younes? "Io dividerei il discorso in due parti. Queste sono operazioni intelligenti, giuste da fare perché i giocatori vengono presi a condizioni molte favorevoli. Sono delle occasioni che il mercato presenta, il Napoli le ha colte e poi si vedrà cosa fare con ciascuno di loro. Ci saranno delle valutazioni sulla crescita, ma economicamente sono affari vantaggiosi, che possono rivelarsi utili perché possono essere pedine da scambio o restare in rosa in futuro".

Cos'altro serve sul mercato, considerando che Milik e Ghoulam sono out ma sulla via del recupero? "Io andrei cauto su Ghoulam e Milik, non mi prenderei nessun tipo di rischio su di loro. Per loro ci vuole ancora qualche mese sicuramente, non anticipiamo i tempi, daranno il loro contributo più avanti. Visti i tanti impegni del Napoli e la situazione di classifica, non mi fermerei ad Inglese. Bisogna individuare anche un esterno basso ed un esterno alto, giocatori pronti per il Napoli. Se si pensa che Ciciretti o Younes siano già all'altezza come credo lo sia Inglese, va bene anche anticiparne l'arrivo a gennaio. Ma se così non fosse, meglio prendere qualcun altro anche davanti".


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