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ESCLUSIVA - Soriano, la leggenda del Salisburgo: "Napoli favorito, ma c'è una trappola da evitare! Vi racconto tutto su questa squadra..."

di Fabio Tarantino

(di Fabio Tarantino) - Con 172 reti in 202 partite, lo spagnolo Jonatan Soriano è il Marek Hamsik del Salisburgo, ovvero il miglior goleador nella storia del club austriaco. Nessuno come lui: idolo, bandiera e capitano, tanto che il Salisburgo - club col quale ha vinto quattro scudetti e quattro coppe nazionali - ha decisivo di ritirare in suo onore la maglia numero 26. Oggi Soriano, cresciuto nell'Espanyol ("Ho giocato con Callejon") e con una fugace esperienza al Barcellona di Guardiola, ha 33 anni, milita nell'Al-Hilal e giovedì si godrà, da spettatore, la sfida tra Salisburgo e Napoli. Lo farà orgoglioso delle sue esperienze in Europa League: nella stagione 2013/14 diventò capocannoniere con otto reti. Tra queste, resterà nella storia quella da cinquanta metri contro l'Ajax nei sedicesimi di finale. "Il Salisburgo - spiega Soriano in esclusiva per Tuttonapoli.net - è una squadra giovane, pericolosa, desiderosa di fare cose importanti. Affrontare il Napoli, per loro, sarà come un premio".

L'insidia principale? "Una 'trappola' c'è: il Napoli può commettere l'errore di credere sia stato un sorteggio agevole. Non è così. Il Salisburgo, come lo scorso anno, può essere tra le sorprese dell'Europa League. Non ha nulla da perdere ed è per questo che non sarà facile, per il Napoli".

Dabbur, ventiquattro reti stagionali, sarà il pericolo numero uno? "Parliamo di un grande attaccante, ma la vera forza del Salisburgo è l'unione, il collettivo, il gioco di squadra".

Lainer è stato cercato dal Napoli in estate. "Ho giocato con lui, è un calciatore eccezionale ed è normale che una grande squadra come il Napoli lo abbia monitorato. Sarebbe stato, per lui, un gran bel passo in avanti". 

Cos'ha di tanto speciale la Red Bull Arena? "È uno stadio caloroso che si riempie facilmente in occasione dei big-match. Anche col Napoli, al ritorno, ci saranno 30mila tifosi pronti a sostenere la squadra. Vi assicuro che non è facile giocarci". 

Segue il campionato italiano? "Non moltissimo, sono sincero. Ma so che la Juve sta dominando e che il Napoli è, per distacco, la seconda squadra più forte d'Italia. Ecco perché sono convinto siano tra i favoriti per la vittoria dell'Europa League". 

Nel Napoli ci sono tanti suoi connazionali. "Li conosco bene: con Albiol ho giocato in Nazionale e con Callejon ho condiviso l'esperienza all'Espanyol: era giovane, ma già molto intelligente tatticamente. Conoscevo meno Fabian Ruiz, che sto seguendo in questi primi mesi: un giocatore molto interessante".

Curiosità finale: com'è stato giocare con Messi? "Per me motivo di grande orgoglio. Non capita tutti i giorni di conoscere e allenarsi col miglior giocatore di tutti i tempi".


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