Guido Clemente di San Luca a TN sul caso Mertens: "Richiesta di Dries più che ricevibile"
Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo all'Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha espresso alcune considerazioni sulla vicenda Mertens.
"Sembra finalmente riaprirsi la possibilità di un ritorno di senno. E – a quanto si legge – per esclusivo merito di Mertens. S’è letto che la sua richiesta sarebbe «obiettivamente irricevibile».
Ma perché? Anzitutto, non v’è alcuna obiettività, visto che la maggior parte dei tifosi non la considera allo stesso modo. Dunque, semmai sarebbe molto soggettivamente irricevibile. Ma poi perché sarebbe irricevibile? Non lo si spiega. Non si rinvengono argomenti contrari rispetto a quelli avanzati per sostenere che invece quella sarebbe una richiesta del tutto ragionevole. Si procede per affermazioni assertive, per petizioni di principio. Senza che alcuno si chieda perché, da parte della società, non vi sia stata, prima della scadenza, una proposta di rinnovo. Errore imperdonabile.
Un’altra affermazione assai discutibile è che quella di Dries sia una questione prevalentemente «sentimentale», e non «tecnica».Ora – a parte che, se pure così fosse, sarebbe da tenere comunque in grande considerazione, per le rilevantissime ricadute in termini di passione collettiva e di tenuta psicologica dello spogliatoio –, è proprio sul piano tecnico-agonistico che si pone la questione: dove lo si trova, a quel prezzo, uno forte come Ciro?
Detto questo, se, dopo Anguissa, venissero confermati anche lui e Kalidou, coi due nuovi già presi (Kvaratskhelia e Olivera), acquistando Ostigard, e un secondo portiere di buon livello dietro a Meret (Sportiello meglio di Sirigu), senza toccare il resto – oppure, se costretti, comunque sostituendo adeguatamente le eventuali partenze di Fabian, Demme e Politano (con Barak, Svanberg o Schouten, e Deulofeu) – e aggiungendo alla rosa i tre ragazzi (Gaetano, Zerbin e Ambrosino), la squadra sarebbe, secondo me, pienamente in grado di lottare nuovamente per il titolo.
Senza impossibili voli pindarici (Dybala), e restando coi piedi ben piantati a terra, a patto di non fare scelte prive di senso – che quindi non si pieghino all’inutile orgoglio, alla vacua alterigia, alla spocchiosa e arrogante vanagloria o presunzione, ma conservino un minimo di saggezza e semplice modestia –, con poche mosse intelligenti si tornerebbe a dare a Spalletti una signora squadra per riprovarci. Starebbe poi a lui far tesoro degli errori commessi (almeno quelli quando s’era ormai in dirittura d’arrivo) e riprovarci sostenuto da un non impossibile rinnovato entusiasmo popolare".