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Marco Liguori: Hamsik e Lavezzi la forza del Napoli

di La Redazione
Fonte: www.violaplanet.it

Marco Liguori è un noto giornalista economico/finanziario che si occupa da anni di questioni amministrative legate ai club calcistici, dove spesso trova molte incongruenze. Questa volta però parla solo di calcio e del suo Napoli, atteso a Firenze nel match di questa sera.


Come sta vivendo Napoli l'attesa della partita del Franchi, dopo la vittoria contro la Juventus?


A Napoli c'è grande euforia, poiché a inizio campionato non erano molti i tifosi a scommettere su una posizione di alta classifica della squadra. La vittoria sulla Juve è stata ancora più esaltante: il Napoli si è levato uno "sfizio", come diciamo in dialetto, che vale un intero campionato. Neanche a farlo apposta è finita 3 a 1 come nel 1990, quando il Napoli vinse l'ultimo scudetto. Sull'onda del successo al San Paolo c'è la speranza, neppure troppo nascosta, che anche a Firenze ci possa essere un risultato positivo, magari un pareggio spettacolare come è accaduto all'Olimpico contro la Roma. La cancellazione della squalifica di Marcelo Zalayeta darà la possibilità a Eddy Reya di poter schierare la formazione tipo per il 3-5-2, anche se l'allenatore avrà problemi a centrocampo dove probabilmente mancherà Emanuele Blasi, infortunatosi con la Juve.


Cosa si aspetta dal Napoli di quest'anno?

Al riguardo sono molto realista e concreto. Credo che il Napoli debba pensare innanzitutto a raggiungere i punti necessari per la salvezza: bisogna evitare quella morte civile che si chiama retrocessione in serie B e che costa milioni di euro. L'eventuale piazzamento in zone più alte della classifica, se dovesse arrivare dopo il raggiungimento dell'obiettivo principale, sarà un ottimo guadagno, come ad esempio la zona Intertoto. Il Napoli è in corsa anche in Coppa Italia, dove affronterà la Lazio negli ottavi di finale, altro obiettivo che può spalancare le porte della partecipazione alla coppa Uefa.


Quali giocatori azzurri possono fare la differenza?

Principalmente due: Marek Hamsik e Ezequiel Lavezzi. Il primo ha dato grande fantasia al centrocampo del Napoli, offrendo maggiore concretezza in fase offensiva: elemento che è mancato spesso durante lo scorso campionato in serie B. Lavezzi è un giocatore imprevedibile: attenzione a considerarlo una seconda punta fissa, si commetterebbe un errore. Molto spesso parte dalle zone centrali del campo, lanciandosi in fulminee accelerazioni che difficilmente gli avversari riescono a frenare, per poi concludere a rete o fornire l'assist vincente per Zalayeta. Ne sanno qualcosa la Juve, l'Udinese e la Roma che sono state massacrate dal funambolico Ezequiel. Ad essi aggiungerei anche tutti gli altri nuovi acquisti, frutto della scelta tecnica vincente del direttore generale Pierpaolo Marino: è stato lui il primo vero "acquisto" del presidente Aurelio De Laurentiis non appena aveva costituito la nuova società dopo il fallimento dell'agosto 2004. Gargano è il centrocampista centrale che detta i tempi e i ritmi alla squadra: un calciatore con questa caratteristiche è stato cercato già negli anni scorsi dalla società. Zalayeta a dispetto della sua considerevole stazza fisica è un attaccante rapido: riesce a trovarsi sempre in area, pronto a raccogliere i suggerimenti di Lavezzi o di Hamsik e Gargano in proiezione offensiva. Infine Blasi: è molto generoso, lotta con caparbietà, è sempre pronto a contrastare la manovra avversaria. In alcuni momenti mi ricorda il grande "Schizzo" Tardelli per la sua capacità di interdire i centrocampisti avversari.

Cosa pensa della Fiorentina, può lottare per il campionato?

La Fiorentina ha un ottimo organico: può contare su giocatori di grande livello come Montolivo e Pazzini, che saranno tra i principali giocatori della futura Nazionale. Senza contare il miracolo di Prandelli che ha ricostruito Vieri, facendolo diventare un'arma letale da utilizzare nei momenti chiave delle partite. Probabilmente la Viola potrà lottare per i quattro posti della Champions League e togliersi qualche "sfizio" con le altre grandi: magari potrebbe tenere sulle spine l'Inter, che molti ritengono favorita per lo scudetto, fino all'ultima giornata.


Un suo pronostico per la partita ?

Per carità, non sono particolarmente ispirato per fare pronostici. E poi non vorrei formularli per questa partita: sono contemporaneamente molto scaramantico per il Napoli e molto legato a Firenze e alla Fiorentina. Mi sembrerebbe di fare un torto ai tifosi viola. Ho tanti bellissimi ricordi di quando venni a Firenze tre anni fa con Salvatore Napolitano per presentare il nostro libro "Il pallone nel burrone": ricevemmo molto affetto e grande simpatia da tutti, tifosi e colleghi. Ricordo anche la prima partita che ho visto al "Franchi" con l'Imolese in C2 e quella decisiva con il Palermo in B. Perciò dico solo: vinca il migliore. Da "esploratore" di numeri dei bilanci e delle visure camerali voglio solo fare un'annotazione statistica. Ho notato che la Viola su cinque incontri, ne ha vinti due e pareggiati tre: ha segnato otto reti, ma ne ha incassate sei, molto peggio che in trasferta dove non ne ha subite. Ciò potrebbe essere un segnale favorevole al Napoli: nel senso che la Fiorentina mantiene il possesso della palla e attacca, mentre gli azzurri colpiscono in contropiede. Gli azzurri hanno segnato 10 gol in trasferta, la metà in più di quelli realizzati in casa, e subiti cinque: pesano le cinque "pappine" di Udine e le quattro di Roma. Potrebbe quindi anche essere una partita vivace, ricca di reti e colpi di scena.


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