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TN - Iezzo: "Quagliarella sogna il Napoli, ma non dipende da lui! Hamsik in Cina? C'è da impazzire! Su Meret e Sepe..."

di Fabio Tarantino

"Quagliarella sogna di tornare al Napoli, ma non basta la sua volontà". Dalla testimonianza di Gennaro Iezzo - amico, ex compagno e stabiese come lui - l'ennesima conferma del desiderio di Fabio Quagliarella: "Ci sentiamo spesso, quando gliel'ho chiesto mi ha risposto: vorrei riprendermi una rivincita, lasciare il segno". L'avventura di Quagliarella al Napoli è durata appena una stagione. Nell'estate del 2010 l'addio improvviso, il trasferimento alla Juve e, solo pochi mesi fa, la verità: l'attaccante, ieri 36 anni, fu costretto a 'fuggire' dalla sua città perché vittima di stalking. "Io sapevo tutto, ma Fabio non voleva se ne parlasse". Domani il ritorno al San Paolo: "​​Per lui sarà una partita speciale. Lo è da sempre, essendo tifoso del Napoli, ma lo è ancor di più dopo tutto quello che è successo".

Ma nel 2010 la squadra era al corrente della sua storia? "Lo spogliatoio no, io sì. Fabio voleva non se ne parlasse. Siamo stati bravi a non far trapelare nulla. Ma so bene quanto abbia sofferto e quanto sia stato difficile lasciare il Napoli dopo appena una stagione".   

Quagliarella ritrova il Napoli in un momento di forma straordinaria: qual è il suo segreto? "È un grande professionista, lavora bene, mangia bene. Spesso chiede al custode dello stadio di Castellammare di potersi allenare per non perdere il ritmo. Ma lo fa per passione, mai per dovere. Fabio vive per il gol".

Quest'anno è già a quota 16, uno in più di CR7... "Ha appena eguagliato il record di Batistuta, spero possa superarlo domani. L'epilogo perfetto: Quagliarella segna ancora ma alla fine vince il Napoli". 

È mai stato vicino al ritorno in azzurro? "Glielo chiesi, mi rispose: vorrei tornare per prendermi una rivincita. La sua volontà, evidentemente, non è bastata. Conosco De Laurentiis, so che non ama le minestre riscaldate, ma per lui avrebbe potuto fare un'eccezione. E in rosa, per caratteristiche, non c'è uno come Quagliarella. Per me Fabio è tra i più forti attaccanti italiani degli ultimi vent'anni".

Un consiglio al tuo amico Marek: restare a Napoli oppure accettare la Cina? "Hamsik deve chiudere la carriera al Napoli, è un simbolo e un giocatore eccezionale. C'è da impazzire, litigo con tutti quando si parla di lui...".

Perché? "È bastato l'exploit di Fabian da centrale e il suo infortunio per tornare a metterlo in discussione. Per me Hamsik è straordinario ma forse vedo il calcio in modo diverso. Fa cose semplici senza dribblare, con un passaggio ti mette davanti la porta, da centrocampista ha segnato 121 gol, nessuno come lui. Cos'altro deve fare per essere apprezzato?". 

La carriera di Sepe proseguirà lontano da Napoli? "Non saprei, mi auguro solo possa continuare a crescere. Per me, e l'ho detto spesso, poteva diventare il titolare azzurro dei prossimi dieci anni. Era maturo già da piccolo. Peccato sia andata così".

Il futuro sarà di Meret? "Lo è già. Un portiere che reputo fortissimo. Con Donnarumma diventerà tra i più bravi non solo in Italia, ma anche in Europa".

Qual è il suo segreto? "Stilisticamente è bello da vedere, pur non essendo plateale. Tra i pali bada al sodo. Mi auguro che Ancelotti possa dargli la giusta continuità dato che, nell'ultimo anno, ha giocato poco a causa degli infortuni. Non so quanto possa fargli bene la rotazione con Ospina". 


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