L&8217;Italia è avvertita: basta con i calcoli, per continuare l&8217;avventura agli Europei sarà fondamentale battere la Svezia tra poco. Danimarca-Bulgaria, infatti, non è andata come i tifosi della Nazionale si aspettavano: Tomasson e Gronkjaer regalano un successo prezioso alla loro nazionale (2-0). Più facile del previsto l&8217;archiviazione della pratica bulgara. I danesi, che quasi giocano a memoria, confermano quanto di buono fatto vedere contro gli azzurri lunedì scorso. La Danimarca è questa: una compagine che non impressiona per le doti dei singoli, bensì per un&8217;accurata organizzazione corale. I bulgari, invece, salutano l&8217;Europeo senza troppi rimpianti: nell&8217;ideale classifica delle occasioni sciupate figurerebbero senza dubbio tra i primi posti, ma questo non può certo bastare. Ha deluso soprattutto Berbatov: annunciato come l&8217;astro nascente della nazionale di Markov, ha fallito clamorosamente l&8217;appuntamento con la ribalta europea.
Fin dalle prime battute, Tomasson e compagni si mostrano in grado di disporre dell&8217;avversario a proprio piacimento. I danesi spingono molto sulle fasce: in particolare, Petkov sembra in evidente affanno nel contenere il centrocampista dell&8217;Udinese. Brutte notizie per Olsen al 23&8217;: Rommedahl è costretto a lasciare il campo a causa di un problema muscolare. Al suo posto c&8217;è Gronkjaer, al rientro dopo la morte della madre. In campo non cambia nulla. I danesi controllano senza patemi, sfiora il goal anche Laursen, l&8217;assedio è totale. Finale di tempo emozionante: prima Tomasson per la Danimarca, poi Hristov e Martin Petrov per la Bulgaria, partecipano con successo al "festival dello spreco". L&8217;attaccante danese del Milan, però, non fallisce l&8217;occasione che gli si presenta al 44&8217;: la palla servita da Jorgensen è irripetibile, facile la deviazione a porta vuota.
Nella ripresa la musica non cambia. Danimarca sempre padrona del campo e Bulgaria poco incisiva, nonostante lo svantaggio. Gli uomini di Markov preferiscono comunque ripartire in contropiede: un tiro di Jankovic al 55&8217; è l&8217;unico pericolo portato alla porta di Sorensen nel primo periodo. I minuti scorrono via senza particolari sussulti: all&8217;80', finalmente, una punizione del solito Jankovic desta il pubblico del Municipal dal torpore: Sorensen, comunque, respinge di pugno senza problemi. Finale burrascoso l&8217;arbitro Batista lascia correre su un intervento irregolare di Claus Jensen, scatenando l&8217;ira dei giocatori bulgari. Ne fa le spese Stilian Petrov, che rimedia la seconda ammonizione per le proteste reiterate verso il direttore di gara. Al 92&8217; c&8217;è gloria anche per Gronkjaer, che fissa il risultato sul definitivo 2-0.