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Danimarca - Italia 0-0 (Finale)

di Francesco Romaniello
Fonte: Francesco Romaniello - Goal City
Delusione azzurra. Al debutto nell&8217;Europeo portoghese, l&8217;Italia fallisce l&8217;appuntamento con la vittoria. Senza gioco e povera di idee, la Nazionale si fa irretire dai meglio organizzati danesi ed esce con uno 0-0 che non lascia sperare niente di buono. Buona l'impressione lasciata dalla Danimarca, a tratti padrona del campo. Deludono i protagonisti più attesi, da Totti a Vieri a Del Piero. Tutto confermato su entrambi i fronti. Allo stadio Afonso Enriques si affrontano due squadre a specchio. Incuriosisce, tra i danesi, la posizione di Tomasson: il milanista giostra nello stesso ruolo di Totti a sostegno dell&8217;unica punta Sand. Prime fasi di studio, condite da molti errori in appoggio e squadre un pò contratte. Nonostante il caldo afoso di Guimaraes i danesi aggrediscono in tutte le zone del campo per poi ripartire a folate. La squadra di Olsen è corta e compatta, Rommedahl spadroneggia sulla destra e a centrocampo Perrotta e Zanetti soffrono il pressing avversario. Il primo tiro in porta arriva al 13&8217;: gran punizione di Totti, destro tagliato e potente che Sorensen devia in angolo. Incapaci di costruire gioco, gli azzurri servono lanci lunghi per le punte facile preda di Laursen e compagni. Totti è opaco. Del Piero è evanescente. Funziona solo la difesa, guidata da un Nesta infallibile e un Cannavaro brillante e attento. Proprio al 45&8217;, fiammata azzurra: prima Del Piero, pescato solo in area, conclude con un sinistro potente che Sorensen devia alla sua destra. Sulla ribattuta ci prova Totti, il portiere danese respinge con la mano di richiamo. I danesi non ci stanno e un minuto dopo Jorgensen impegna Buffon con un rasoterra lento ma preciso. Si chiude così, con uno scialbo 0-0, il primo tempo tra Italia e Danimarca. Nessun cambio a inizio ripresa. Al 53' si vede finalmente Totti: il dieci giallorosso si esibisce in un numero tipico del suo repertorio, assist in profondità per Zambrotta. Sinistro in corsa dell&8217;esterno juventino e pallone che non centra la porta di Sorensen. Segnali di risveglio dell&8217;Italia che va vicina al goal anche pochi istanti dopo: cross di Zambrotta e girata di testa da par suo di Vieri che un grande Sorensen spedisce in angolo. La staffetta non premeditata si concretizza a mezz&8217;ora dalla fine: esce Del Piero, entra Cassano. Subito dopo il Trap gioca anche la carta Fiore, ma la spinta azzurra sembra essersi già esaurita. Alla mezz&8217;ora Buffon salva letteralmente il risultato con un doppio mezzo miracolo: prima vola a respingere un destro liftato di Tomasson, poi neutralizza il tap in dai due passi di Rommedahl. I cambi decisi dal Trap non sortiscono gli effetti sperati: è anzi la Danimarca a chiudere in crescendo atletico. Finisce con un malinconico 0-0, ma più del risultato è la prestazione a preoccupare in prospettiva futura. L&8217;Italia è francamente inguardabile, fallisce il progetto tattico del Trap. Come diceva il vecchio Bartali, 'l'è tutto da rifare'.
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