Ha vinto la grecia. Ha vinto l'umiltà, proprio quella che è mancata alla nostra nazionale. Gli ellenici hanno vinto senza entusiasmare, ma questo non vuoldire che non lo meritassero,anzi. Loro, che sotto la guida di Otto Rehhagel hanno portato a termine e vinto la loro battaglia. "Re Otto" come chiamato in Grecia, è l'emblema di questa squadra fondata su ideali veri. A cambiato totalmente il modo di giocare e la filosofia greca; ha usato il libero, le marcature a uomo, in pratica il "catenaccio" tanto caro al nostro Trapattoni, ma usando anche il contropiede. E adesso se ne prende i meriti, giustamente. Una squadra composta da uomini veri, la maggior parte di loro ha sofferto tutto l'anno stando in panchina nei loro rispettivi club, prendiamo ad esempio il goleador greco Charisteas, riserva nel Werder Brema, oppure Dellas,Seitaridis,Zagorakis, che hanno dimostrato di essere professionisti seri. Otto Rehhagel e tutti i calciatori ellenici sono 24 eroi che hanno riportato con i piedi per terra un calcio strapagato ed esasperato.