Rivitalizzato dall'innesto di Deco al posto di Rui Costa, la squadra di Scolari cambia decisamente volto. Il vantaggio di 1-0 con cui i padroni di casa chiudono il primo tempo è ampiamente meritato: confusi e prevedibili contro la Grecia, compatti e concentrati con la Russia. Impalpabile la squadra di Yartsev: sconvolta dal caso Mostovoi, subito il goal dopo soli sette minuti, non riesce mai ad arrivare dalle parti di Ricardo. Il solo Alenitchev tenta qualche sortita in avanti.
Fuori i senatori. Questa la scelta di Felipe Scolari per il decisivo match contro la Russia. Allo stadio La Luz di Lisbona Fernando Couto e Rui Costa finiscono in panchina, spazio a Carvalho e Deco. Yartsev risponde con uno schieramento prudente, infoltendo il centrocampo e rinunciando alle due punte di ruolo Sychev e Bulykin. Partenza rabbiosa e determinata dei portoghesi che al primo affondo passano: Deco lascia partire una conclusione a metà fra il tiro e l'assist: Maniche arpiona il pallone in area, controlla e con un destro rasoterra fa secco Ovchinnikov. La reazione russa è flebile e inconsistente, il Portogallo ha vita facile a controllare il match. Con Deco in campo è tutta un'altra storia: con le sue invenzioni, il piccolo fantasista illumina la manovra dei padroni di casa, finalmente brillante e fluida. Sono proprio i rossoverdi di Scolari a sfiorare il raddoppio in un paio di occasioni, ma Simao e Pauleta mancano di poco l'appuntamento con il goal. Al 45' episodio chiave del match: Ovchinnikov, uscito a valanga su Pauleta lanciato in contropiede, tocca il pallone con un braccio al limite dell'area. L'arbitro, il norvegese Hauge,lo espelle. La Russia giocherà in dieci tutta la ripresa.