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Gaetano show in Youth League: il talento 2000 ha già ricevuto l'elogio pubblico di ADL

di Fabio Tarantino

Usa il destro e il sinistro indifferentemente, piedi delicati ai quali offre classe ed infinita qualità. Oggi è bastato il destro, secco e potente, per sbloccare il risultato contro lo Shakhtar Donetsk all’esordio del Napoli in Youth League. E la firma è tutta di Gianluca Gaetano, classe 2000, uno dei principali talenti della Primavera di Saurini. Un gran gol, il suo, per regalarsi un esordio da sogno impreziosito dall’assist (su punizione) per il gol vittoria di un altro talento come Zerbin.

ELOGIO PUBBLICO - “Gaetano? Sì, ci piace molto”. De Laurentiis gli ha concesso l’elogio pubblico in occasione della conferenza stampa per il rinnovo di Insigne (clicca qui). Si parlava di talenti cresciuti in casa e Gaetano è uno di quelli, tant’è vero che ha già firmato, nel 2016, il suo primo contratto da professionista. Il Napoli lo ha blindato giovanissimo, appena sedicenne, perché ha individuato in lui prospettive di futuro. Gaetano è una mezzala completa che nelle movenze ricorda Zielinski, con tecnica, visione di gioco e progressione palla al piede. Oltre a costruire, anzi disegnare calcio, Gaetano segna e fa segnare: il gol è nel suo dna, ne ha segnato tantissimi in passato nelle giovanili e tanti ancora ne ha prenotati per il futuro, in Primavera.

PROSPETTIVE - Saurini lo schiera indifferentemente punta centrale, esterno offensivo oppure mezzala. Il gol di oggi, ad esempio, nasce da falso nueve: riferimento offensivo, Gaetano s'era defilato sulla sinistra, ha ricevuto tra le linee e s'è accentrato col destro, scaricando in porta da posizione centrale. Sfrutta la sua duttilità e la voglia, dettata dall’età, d’imparare e crescere, intrufolandosi con personalità in questa nuova avventura: lo scorso anno le prime apparizioni in Primavera, quest'anno è destinato a diventare uno dei principali punti di riferimento di una squadra che, in rosa, vanta altri calciatori con ampi margini di crescita. Intanto Gaetano - fratello di Felice, classe '96, altro ex azzurro - si tiene stretto l'orgoglio del primo gol europeo, lo ricorderà a lungo perché bello ed importante. Magari sarà il primo di una lunga serie.


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