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Hamsik a Crc: "Giacomelli codardo a non controllare al Var! Tornare al Napoli? Mai dire mai..."

di Redazione Tutto Napoli.net

Marek Hamsik è tornato a Napoli. Il capitano slovacco ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc: "Sono venuto per salutare i miei compagni e per vedere la partita. Sono stati un paio di giorni veloci per incontrare vecchie amicizie. Bisogna capire ancora bene come funziona questo Var. Non andarlo a controllare è stato vergognoso e da codardi. Sono dispiaciuto per i ragazzi, li ho visti abbattuti.

Mertens e Callejon? Mi auguro che tra loro e il calcio Napoli si possa trovare una soluzione, sono ancora due bandiere che hanno fatto tanto per la squadra e spero continuino a farlo. Sono un professionista che, quando scendeva in campo, dava tutto. Spero siano solo episodi negativi che vanno contro, non solo al Napoli, ma anche a tante altre squadre. Sono dispiaciuto per i ragazzi ieri, anno fatto una partita fantastica, dove hanno dominato.

E' sempre molto bello tornare, non è cambiato nulla, c'è sempre tanto affetto verso di me e sono davvero fiero de rapporto speciale che sento tra me e la Città. La squadra è ancora forte ed equilibrata, manca solo qualcosa di concreto per arrivare alla Juve a al top in classifica. Mi piacerebbe moltissimo essere l'ambasciatore della società in ci sono cresciuto. Non vedo l'ora di tornare e fare un giro di campo per tutti i tifosi. Insigne? Mi auguro che possa diventare lui la storia e il bomber di questo Napoli. E' un ragazzo eccezionale, non deve chiedere consigli, conosce perfettamente questa città e sta giocando con la maglia che ama.

Ritornare a giocare al Napoli? Non si può dire mai nel cacio, ma per adesso sono concentrato sulla Cina, dove sono felice e dove ho un contratto per altri due anni.

Superare il record di Maradona? Ho indossato questa maglia per tantissimi anni ed essere vicino ad uno dei più grandi giocatori di sempre è stato assurdo Adesso sta arrivando un altro treno e sarei felicissimo se mi battesse ed eguagliasse il mio record. Sono onorato di esser considerato un simbolo. Nonostante non tornassi da sette mesi, ho sentito unicamente belle parole nei miei confronti e non posso che ringraziare di tutto questo affetto. La mancanza si sente. Ieri, seduto allo stadio, guardavo i miei compagni e sarei voluto scendere nel campo e giocare con loro. Manca tutto, il cibo, gli amici, la maglia.

La nuova avventura? L'idea è nata assieme ad un mio amico che conosce bene l'azienda Serena, un'azienda molto importante nel settore dei prosecchi. Abbiamo creato questo brand che sta funzionando in Slovacchia e spero che funzioni anche a Napoli".


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