Ivan, "Bello a gennaio" prima dell'oblio: qual è il vero Strinic?

Il calcio è fatto di storie difficilmente spiegabili. Di momenti esaltanti e di lunghi oblii. Una moneta a due facce, come quella che occorre per raccontare il percorso in azzurro di Ivan Strinic, arriva nello scorso mercato invernale a parametro zero dal Dnipro. Dopo le perplessità degli scettici, il laterale aveva lasciato tutti a bocca parta nelle sue prime prestazioni in maglia azzurra. Con Lazio e Genoa in campionato, con l'Inter in Coppa Italia: sempre perfetto e puntuale nelle due fasi. Ci si era esaltati, forse anche troppo, per le prove del croato che sembrava aver sorpassato Ghoulam nelle gerarchie di Benitez. A metà febbraio, però, il triste risveglio. Una prestazione orribile a Palermo e l'inizio di una lenta discesa, prima di un finale di stagione ai margini. Nella nuova gestione Sarri il buon Ivan, anche a causa di vari problemini fisici, non ha ancora racimolato nemmeno un minuto in gare ufficiali. In attesa di rivederlo in campo, l'interrogativo resta: qual è il vero Strinic?