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Lo Scudetto di Giuntoli (e del suo staff): come è nato il Napoli più forte di sempre

di Fabio Tarantino

Il Napoli più forte di sempre, per gli esperti più completi di quello di Maradona, nasce nelle intenzioni di De Laurentiis e nelle idee di Giuntoli (e del suo staff). Il suo è stato un autentico capolavoro. Ha rivoluzionato l'organico che aveva sfiorato lo scudetto nel 2018 spendendo meno e rendendolo più forte. Il Napoli ha vinto il titolo senza svenarsi e abbassando il monte ingaggi.

Ad eccezione di Osimhen o dello strapagato Lozano, tutti i colpi successivi hanno avuto un costo contenuto, sono state tutte operazioni intelligenti. Quando si dice affari di mercato. A cominciare da Di Lorenzo, capitano, pagato meno di dieci milioni, oppure Anguissa 15, uno scarto del Fulham retrocesso, Lobotka, o ancora Kvaratskhelia a 10mln, senza scomodare Kim a 20. Giocatori rivelatisi fortissimi valutati come calciatori normali e pescati da lui con la collaborazione del settore scouting guidato da Micheli e Mantovani.

Nonostante il poco spazio, anche Raspadori è stata una intuizione interessante. Alla sua età e per i margini di crescita, persino 35mln sono una cifra assolutamente coerente col suo profilo. Senza strafare, senza puntare su vecchi campioni ormai al tramonto, cercando nuovi talenti semi-sconosciuti, Giuntoli e la sua nutrita squadra di osservatori hanno costruito un vero e proprio capolavoro tecnico.

Giuntoli è a Napoli dal 2015 e per la seconda volta ha rivoluzionato l'organico. Si ricordano di lui tanti colpi vincenti e intuizioni illuminanti. Un ds vero, autentico, preparato, che lavora sul campo, che studia da vicino i calciatori, che conosce tutto di tutti, un appassionato. Il Napoli è anche suo. 


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