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Rinchiusi ed ammutoliti: l'ira di ADL che ha salvato la stagione azzurra

di Redazione Tutto Napoli.net

"Questa è una città rapace, piena di distrazioni e credo ci sia poca concentrazione e spesso il professionismo è un problema anche anagrafico: io sono padre ed ho dei figli ed anche io lo sono stato ed a 25 anni mi sono divertito, facendo cose che adesso non farei e che mi sono divertito a fare...". Aurelio De Laurentiis aveva aperto così la sua sfuriata contro la squadra, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia patita ai danni della Lazio, che andava a chiudere un ciclo orribile di gare disputate dagli azzurri. Il patron aveva chiesto rispetto per la maglia, per i tifosi e per la società, minacciando di tenere la squadra in ritiro fino al termine della stagione. ADL ha poi imposto il silenzio alla truppa, rotto solo parzialmente in Europa per gli obblighi imposti dalla Uefa. Ma il concetto non cambia: bisogna pensare solo al campo. Niente distrazioni, nessuna polemica. Azzurri zittiti e rinchiusi fino a nuovo ordine, che al momento non è quello sperato dalla squadra, che dopo tre vittorie - e che vittorie - sperava in un rompete le righe ordinato dal presidente. De Laurentiis, invece, ha concesso alla squadra solo il lunedì libero, confermando il ritiro a partire dalla giornata di martedì. Sul tema ci si può dibattere per anni, senza chiaramente poter individuare un effettivo rapporto di causa-effetto tra la scelta e i risultati. Di fatto, però, il Napoli è tornato quello brillante e concentrato delle prime settimane del 2015. La scelta del patron, la sua sfuriata, potrebbe davvero rappresentare l'ancora di salvataggio di una stagione che stava andando alla deriva.


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