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Cannavaro: "Il mio cuore è a Napoli, ma con la Juve finirà in pareggio. Insigne fa la differenza, per lo scudetto..."

di Redazione Tutto Napoli.net

Dna napoletano, passato bianconero, presente da allenatore all’Al Nassr di Riad. Fabio Cannavaro “gioca” la sua Juventus-Napoli e lo fa in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "Napoli è la mia città, il cuore è lì. Logico sia così. Ma questa partita me la vorrò godere da addetto ai lavori, capire ogni sfumatura tattica per imparare. Poi sabato a casa mia, a Riad, saremo col mio staff, quasi tutto napoletano ed è ovvio per chi si esulterà". 

Si parte dal modulo di Allegri dopo l’assenza di Chiellini: “Credo alla fine opti per la difesa a quattro, altrimenti rischia di avere troppi giocatori un po’ fuori ruolo. Perché Barzagli non è un sinistro e a tre dovrebbe giocare da quel lato, così come Lichtsteiner non è abituato a stare nei tre dietro. Le difese hanno grande qualità e organizzazioni e in più schierano portieri ottimi pure sotto il profilo della personalità. Su Gigi potrei scrivere un libro. Reina non solo è bravo coi piedi, ma sa capire momenti e tempi di gioco nel far ripartire l’azione. Per questo credo che potrà finire in pareggio.

Insigne? Lorenzino è la vera sorpresa. È cresciuto tantissimo e fa la differenza: Higuain si conosceva già. Se oggi Pipita segna di più è perché Lorenzo spesso diventa imprevedibile e immarcabile, inventando giocate e aprendo spazi che esaltano il centravanti argentino.

Duello più affascinante? Higuain-Barzagli. Secondo me i migliori nei rispettivi ruoli: sono curioso di vedere chi dei due sarà assistito meglio dai compagni per prevalere sull’altro. E poi quello tutto spagnolo Morata-Albiol. Si conoscono dai tempi delle partitelle infrasettimanali di Madrid, al Real: entrambi molto tecnici.

Scudetto? Ci sono ancora tante partite e soprattutto tanti fattori. Su tutto le coppe europee che tolgono parecchie energie fisiche e mentali. E l’Europa League più della Champions, perché si gioca al giovedì e hai meno tempo per recuperare se torni in campo domenica per il campionato. Poi, da un punto di vista psicologico, visto che i turni di campionati saranno spesso sfalsati, è meglio giocare prima: chi scende dopo in campo avrà più pressioni per il risultato acquisito dall’avversario. E la Juve avrà più anticipi, rispetto al Napoli che giocherà anche al lunedì dopo le gare internazionali”.


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