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I tifosi hanno abbandonato la squadra? Si sentono traditi, ma serve un avvicinamento per far ripartire anche la squadra

di Dario De Martino

“Spesso il pubblico napoletano è ammalato di 'piagnonismo' “. Lo ha detto l’altroieri il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. “Trovo anche scorretto e ingiusto – ha continuato - stare dalla parte di chi è forte quando è forte, e di abbandonare chi è ancora forte nel momento in cui sembrerebbe più debole. E' come se uno che è innamorato di una donna bellissima l'abbandona per un'altra quando lei ha un raffreddore per paura di prendere la febbre”. 

Deve essere strano per un tifoso del Napoli sentirsi rimproverare di abbandonare la propria squadra. Da sempre nel campionato italiano quella azzurra è stata tra le tifoserie più calorose. Da sempre i tifosi sono stati accanto alla squadra anche nei momenti peggiori della storia del calcio partenopeo. Evidentemente De Laurentiis deve aver dimenticato i 62.058 spettatori che riempirono il San Paolo contro la Reggiana in serie C 1, numeri mai visti per la terza categoria.
Adesso il sostegno sembra essersi un po’ ritirato, è vero. Ma non per disamore, perché quello a Napoli non ci sarà mai. I tifosi azzurri il Napoli non lo hanno abbandonato. Forse ora sono delusi, forse si sentono traditi. E’ quello il vero problema. Nel ritiro in trentino il presidente azzurro ha parlato di scudetto, ha detto di volerlo vincere. Poi c’è stata la campagna acquisti da dimenticare, primo colpo duro alle prospettive dei tifosi. Hanno fatto seguito l’eliminazione dalla Champions ed un avvio di campionato che ha confermato ai tifosi che le promesse estive erano solo illusione. Forse è questo il vero motivo dell’allontanarsi dei tifosi dal Napoli. Insomma, per usare la metafora presidenziale, non è la paura della febbre che fa allontanare il tifoso napoletano, ma la protesta verso chi ha fatto raffreddare la sua donna e verso chi non riesce a trovarne una cura. 
Forse invece che dichiarazioni come queste, bisognerebbe cercare di venirsi un po’ incontro. Un pubblico così scarno al San Paolo si è visto poche volte, e forse è ingiusto nei confronti di una squadra che comunque ha dato al Napoli palcoscenici che poche volte ha vissuto nella sua storia. Rafa Benitez lo chiede sempre: “andiamo avanti spalla a spalla”. E come non essere d’accordo. Se squadra e società facessero un passo verso i tifosi, e la torcida azzurra tornasse a riscaldare il San Paolo come un tempo, forse anche i risultati sportivi ne trarrebbero beneficio. 
 


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