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Il gol di Lukaku nasce da un’intuizione di Conte: c’entrano Politano, Anguissa e Kvara

di Davide Baratto

Antonio Conte nelle sue esperienze precedenti con Inter, Tottenham e Chelsea, basava la fase offensiva principalmente sulle combinazioni nelle zone laterali, con quinti (o quarti) di centrocampo aggressivi a correre sul binario cercando i giocatori in area. Al suo arrivo a Napoli però il tecnico leccese ha sorpreso tutti, reinventandosi tatticamente: dagli overload sugli esterni è passato a creare una grande densità nella zona centrale del campo, in gergo i central clusters. 

Ebbene, nella gara vinta contro la Roma Conte è tornato un po' al vecchio stile: Lukaku confesserà nel post-partita come l’azione del gol fosse preparata in allenamento, riferendosi all’assist di Di Lorenzo tra portiere e difensore. Ma c’è molto di più. Il Napoli è andato soprattutto per vie esterne nel tentativo di trafiggere i giallorossi, aumentando notevolmente il numero di cross (21) rispetto alla media stagionale (15.3), e questo non è accaduto a caso. Infatti, il tecnico azzurro fiuta l'opportunità per mettere in crisi il 4-5-1 (5-3-2 nel 2T) di Ranieri: Politano e Kvaratskhelia non giocano mai dentro come loro abitudine, ma stanno nei canali esterni a fissare l’ampiezza, allargando le maglie giallorosse. In questo modo, le due ali azzurre sono spesso isolate in uno contro uno - soprattutto Politano contro Angelino - mentre Di Lorenzo e Olivera possono attaccare gli half space.

Come mostrano le immagini 1-2 a fine articolo, nell’azione del gol di Lukaku con il third pass di Kvaratskhelia si provoca l’equivoco: Angelino è attratto dal suo riferimento, Politano, che è sulla banda laterale, e nel calcolare male la traiettoria permette a Di Lorenzo (non seguito da Pisilli) di controllare e giocare in the pocket come dicono gli inglesi. Come puoi vedere nell'immagine 3 a fine articolo, in questo svolge una funzione fondamentale anche Anguissa: è lui che va ad affiancarsi a Big Rom non permettendo al terzo di sinistra, N’Dicka, di uscire su Di Lorenzo (vanificando di fatto la contromossa di Ranieri del passaggio alla difesa a 5). Dunque ci sono gli errori individuali dei due romanisti, errori però indotti dall’intuizione di Conte: sovraccaricare un lato, isolare in 2contro2 terzino contro esterno ed esterno contro terzino, andare sul lato cieco con un veloce cambio di gioco. 

Invero, oltre la rete al minuto 54 ci sono state altre situazioni generate dallo stesso meccanismo. L’immagine 4 a fine articolo mostra come portando Anguissa in area Pisilli sia costretto a seguirlo, aprendo tantissimo spazio per Di Lorenzo che riceve da Kvara e subisce fallo. Stessa dinamica riproposta nell’immagine 5 a fine articolo, sempre con gli invasori del Napoli che schiacciano la linea difensiva giallorossa con il capitano azzurro ancora solo al limite dell’area, imbeccato ovviamente dal 77 georgiano, che incide anche quando "non è in giornata".


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