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Milan e Inter non esistono. E il Sassuolo non sappiamo nemmeno chi sia

di Arturo Minervini

La testa, poi alla fine parte tutto dalla testa. Dalla sfida quotidiana con i tuoi limiti, dall’opporsi a quella vocina che ti dice ‘fermati’. Il Napoli quella vocina vuole zittirla, nella trasferta romana ha dimostrato di aver fatto passi importanti sul piano della mentalità e della cattiveria. Ora arriva il Bologna, perché alla fine gli esami non finiscono proprio mai.

E questo qui nasconde molte insidie, perché ti trovi la pressione di un Milan che ha vinto a fatica contro il Torino e tiene un passo sfrenato. C’è poi l’Inter che porta a casa tre punti tra le polemiche e un Sassuolo che stende la Juve e offre agli azzurri di portarsi addirittura a +13 sulla squadra di Allegri. Insomma, nella testa girano tanti pensieri. E i pensieri distraggono, sono la forma suprema di evasione dello spirito. C’è invece da restare concentrati su un unico concetto: qui e adesso. Il Bologna come unico tarlo nel cervello, un avversario spigoloso e pronto a dare battaglia come aveva fatto già il Torino al San Paolo. 

Il Milan, l’Inter, la Juve, il Sassuolo sono affari che non riguardano la banda di Spalletti. C’è solo una gara da giocare, da vincere. Un ostacolo da superare, una sfida ai propri limiti. È l’unico modo giusto per approcciare ad una sfida che nasconde tante trappole. “Giochiamo contro tutti”, Spalletti l’aveva già capito. Nella gara con la Roma c’è stata la conferma: giochiamo proprio contro tutti. 


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