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Napoli-Cremonese 6-7dcr, le pagelle: 10 cambi e tanta confusione, il Cholito non basta. Male Bereszynski sul 2-2

di Antonio Gaito

Meret 6 - Incolpevole chiaramente sul gol, poi è impegnato più che altro con diverse uscite per assorbire la ricerca spasmodica della profondità in ripartenza della Cremonese. Ai rigori non arriva la prodezza per salvare la serata.

Bereszynski 5 - Un po' impreciso in costruzione, poi quando si apre - con risultati alterni offensivamente - soffre quando deve rincorrere e Ostigard deve spesso metterci una pezza. Nel finale combina la frittata perdendosi l'avversario - o comunque neanche contrastandolo - sul colpo di testa del 2-2.

Ostigard 6 - Soffre il passo di Okereke che spesso lo punta a campo aperto, ma tutto sommato lo limita quasi sempre e concede quel filtrante che poi trova scoperto il secondo palo, non certo per colpa sua. Chiamato agli straordinari al ritorno in campo, conferma tutto sommato le sue doti (dall'82' Kim 5,5 - Non ci mette una pezza sul 2-2, ma l'errore chiaramente non è principalmente suo, per il resto poi fa ripartire l'azione quando l'avversario è rintantato in 10)

Juan Jesus 6,5 - Pesante il gol, nel momento forse più difficile della gara, che vale il pareggio e rimette in partita i suoi. Più lavoro del solito, ma se la cava bene e nella ripresa quando il campo si allunga strappa applausi in un paio di recuperi preziosi. Litiga con l'arbitro ed ha quasi sempre ragione.

Olivera 6 - Sul gol della Cremonese era avanzato e su situazione di palla persa non riesce a riposizionarsi. Concede qualcosina difensivamente, ma si propone spesso con caparbietà e nella ripresa ha più campo per allungare la falcata, ma spesso sbaglia la scelta.

Ndombele 6 - Uno dei più propositivi nella fase più difficile, quella iniziale. Con pazienza trova buone trame, anche diverse transizioni, poi sbaglia un pallone facile per Raspadori per chiuderla e nel finale gioca troppo di fino, perde qualche pallone di troppo, e rispolvera un suo vecchio problemino (dal 101' Osimhen 6 - Entra e sfiora subito il gol, di testa, nell'azione che porterà Simeone al palo. Mette paura alla Cremonese e partecipa all'assalto senza trovare il colpo vincente)

Gaetano 6 - Una fase d'assestamento, come tutta la squadra in versione a dir poco sperimentale, ma poi viene fuori alla distanza. Rincorre, costruisce e quando la squadra inizia a girare mostra anche doti tecniche (dal 64' Anguissa 5,5 - Affretta troppo le giocata, finisce per pasticciare spesso e non offrire il contributo che Spalletti sperava)

Elmas 6 - Larghissimo per dare ampiezza, ma nella prima mezz'ora arrivano pochi rifornimenti e spesso è fuori dal gioco. Cresce, come i compagni, col passare dei minuti in entrambe le fasi e nella ripresa propizia anche diverse azioni molto interessanti (dall'85' Zielinski 5 - Fraseggio senza prendersi particolari responsabilità, un po' molle sule transizioni ospiti)

Zerbin 6,5 - Buona prova del '99 azzurro che inizia a sinistra, pennellando l'assist per la torsione di Simeone per il 2-1, e nella ripresa si sposta a destra. Non soltanto doti fisiche, ma anche buon palleggio con pochi errori anche nella fase iniziale piuttosto difficile per i compagni (dal 64' Politano 5,5 - Tante iniziative, ma porta a casa poco o niente e spesso rallenta preferendo la gestione del risultato. Non va molto meglio nei supplementari)

Simeone 7 - Dov'eramo rimasti? Rivede il campo e mostra le sue doti al meglio, come sempre: di pura voglia tiene viva l'azione aiutandosi su Carnesecchi sul gol del pareggio, poi rimostra quella torsione storica di Milano, ma da distanza più ravvicinata per il 2-1. Sguscia via più volte e manda anche in porta Elmas. Palo clamoroso, a porta vuota, ai supplementari e poi - stanchissimo - se ne divora un altro.

Raspadori 5,5 - Qualche giocata pregevole, ma anche tanti (troppi) errori di misura, soffrendo probabilmente anche il poco utilizzo nell'ultimo periodo. Ha comunque diversi presupposti e con un passaggio più preciso di Ndombele poteva far valere anche stasera il suo senso del gol (dal 64' Lobotka 5 - Non l'impatto che tutti si aspettavano, ma trova anche una squadra piuttosto lunga nonostante l'idea di gestire anziché chiuderla. Dal dischetto è suo l'errore che costa l'eliminazione)


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