Prime pressioni ed esame per la fase propositiva: con la Roma è già una gara-verità
Si riparte, senza più soste, per quasi quattro mesi. Il campionato del Napoli riprende dalla sfida alla Roma, sold-out da settimane, che può dire già tantissimo sul lungo termine di entrambe le squadre. Per la Roma in realtà la stagione ha già detto tantissimo, col terzo allenatore per invertire una tendenza preoccupante ed il giocatore simbolo, Paulo Dybala più dentro che fuori, ma quale scenario migliore del Maradona per cambiare la narrazione, svoltare la stagione e darsi nuovo slancio. In casa Napoli la sfida è pesante non solo per conservare la testa della classifica (peraltro gli azzurri giocheranno dopo l'Inter, come accaduto poche volte finora) ma anche per capire se sa vestire l'abito della favorita, giocando con più pressione e dovendo gioco forza fare la partita contro una Roma a cui starebbe di certo già benissimo uscire indenne da Fuorigrotta. Non il piano tattico che predilige il Napoli. La squadra di Conte finora ha convinto di certo per la straordinaria solidità difensiva (seconda miglior difesa e secondo miglior xG contro), ma non ha incantato per proposta offensiva (settimo attacco e settimo xG e decimo per tiri in porta) e contro i giallorossi dovrà variare lo sviluppo prettamente su Lukaku e probabilmente avvicinargli sia Politano, sacrificato molto in non possesso, che McTominay per riempire l'area di rigore.
Le incertezze ed il cambio di filosofia
Conte in conferenza stampa non ha rinunciato alla narrazione per l'esterno, ma velocemente in un solo passaggio. Del resto il momento della Roma è decisamente critico per poter insistere sui valori individuali: "Sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l'anno scorso è finita davanti a noi, fanno l'Europa League, hanno fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e rose". E sull'avversario non sa bene cosa aspettarsi, sia sul piano del modulo che degli uomini e per questo, anche per lui che lavora molto sugli avversari e le singole contrapposizione, non resta che guardare solo in casa propria e tracciare una nuova filosofia: "Se fosse rimasto Juric avremmo saputo un po' dal punto di vista del gioco e di sistema ed ora è tutto un punto interrogativo. Non sappiamo come vorranno affrontarci e quindi pensiamo a noi stessi".
C'è ancora tempo per Olivera
Lukaku e McTominay hanno fatto quasi l'intera settimana di lavoro nonostante i rumors dalle rispettive nazionali ed anche quello che poteva essere l'unico avvicendamento nella formazione tipo è ancora tutto da valutare: "Lukaku e McTominay si sono allenati, non c'è alcun problema. Olivera s'è allenato ieri, oggi e c'è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po' di fatica", le parole di Conte. Ad Empoli, dopo l'ultima sosta, toccò a Spinazzola: stavolta Olivera potrebbe avere un giorno in più e non è escluso che Conte alla fine possa confermarlo considerando che s'è nettamente lasciato preferire in fase difensiva. Per il resto formazione fatta col ritorno di Lobotka, in mediana con Anguissa e McTominay, Lukaku con Kvara e Politano ed in difesa Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno a completare la linea.