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Quell'orribile tiro a giro di Insigne

di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Esiste una scala di valutazione per ogni cosa. In una partita di calcio, ad esempio, il gol è spesso posto al primo posto in questa graduatoria legata all'estetica ed all'importanza. Ogni gesto, però, va contestualizzato e valutato per quello che è nel momento in cui viene compiuto. Prendiamo il caso di Lorenzo Insigne, esaminiamo sommariamente i primi mesi di questa stagione e confrontiamoli con la nuova versione 'Gattusiana' del Magnifico. Scoprirero, in breve tempo, che la perla assoluta realizzata contro la Roma non è la cosa più bella fatta dal capitano del Napoli nella sfida ai giallorossi.

Sì, perchè da uno come il numero 24 un gol come quello che ha steso i capitolini puoi sempre aspettartelo. Di bellezza stordente, ma nelle corde di Lorenzo. Quel che fa ancor più effetto, invece, è Insigne che lotta come il più affaticato dei gregari su ogni pallone vagante, rintuzza fino all'interno della propria area di rigore le offensive della squadra di Pau Lopez. Insomma, è un Insigne rinnovato o meglio ritrovato nello spirito che lo aveva reso elemento essenziale nel 4-3-3 di Maurizio Sarri. Un calciatore totale, capace di mettersi completamente a disposizione dei compagni. Un senso di devozione assoluta per la maglia che fa passare quasi in secondo piano l'incredibile gol segnato domenica sera al San Paolo. 


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Lunedì 15 dicembre
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