Una vita da guerriero: Allan sta per ricevere un premio bellissimo
Sarebbe, nel caso, un traguardo meritato. Un premio al suo coraggio, al suo impegno, alla sua dedizione. Una bella storia da raccontare a chi non crede più nei sogni. Allan ne ha uno, più d'altri: vestire, oltre alla maglia del Napoli, anche quella del Brasile, la sua patria. Potrebbe avverarlo oggi. Chissà. Il ct Tite, dopo averlo ignorato per mesi, starebbe pensando a lui - dopo averlo osservato a lungo - per le amichevoli di metà novembre. Una convocazione attesa, ormai prossima.
Come si può pensare di lasciare ancora fuori uno come Allan? Uno che ruba palla e riparte, resiste alla carica degli avversari e non molla d'un centimetro, corre per novanta minuti e alla grinta aggiunge qualità nel palleggio e puntualità in zona gol. Un centrocampista universale, Allan, luminoso anche al Parco dei Principi, in Champions League. Brilla lui, non Neymar, non Mbappè, non Cavani. Brilla Allan e il suo coraggio. Gli altri possono solo sperare di superarlo. Il risultato è sempre lo stesso: sbattono sul muro azzurro e ne restano storditi.
Manca solo un tassello per rendere magico il suo momento: la convocazione in Nazionale. Potrebbe arrivare oggi, il ct Tite si starebbe convincendo anche per non rischiare, un giorno, di doversene pentire. C'è anche l'Italia all'orizzonte, nonostante le smentite di rito di Mancini. Tutti vogliono Allan, lui aspetta il Brasile. Forse ci siamo. Finalmente.