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Bella e fondamentale: così lo diventa la serata col Milan. Ecco le armi affilate con le quali Rafa proverà a rendere azzurro il percorso verso Varsavia...

di Silver Mele

Cancellare subito il black out di Empoli per rilanciare la rincorsa alla Champions e vivere nel migliore dei modi, senza tensioni aggiuntive, la semifinale europea con il Dnipro che vale presente e futuro del club. Il Napoli che affonda il Milan trova il modo di complicarsi la vita: Diego Lopez ricorda le esecuzioni madridiste dal dischetto di Higuain e ne neutralizza l'esecuzione. L'inferiorità numerica e l'inatteso regalo ridestano l'anima sopita del Diavolo e mandano in confusione gli azzurri, irretiti dalla chiusura a pieno organico degli avversari. David Lopez e Jorginho faticano ad inventare, l'azione degli stantuffi Callejon ed Insigne, che Benitez decide di invertire sulle corsie laterali, non trova sbocchi. Anche perchè Hamsik ed Higuain finiscono nella presa dell'arcigna difesa centrale rossonera. Il destino della serata è tuttavia azzurro. Come molto spesso capitato finora in stagione l'ingresso di Gabbiadini spariglia le carte, quello successivo di Mertens in luogo del solito, determinante Insigne, garantisce freschezza e continuità all'azione erosiva del reparto d'attacco. Così, con l'accorta regia di Benitez e senza crisi di nervi, il Napoli abbatte il cancello milanista e lo fa in nome di Marek Hamsik, capitano ritrovato: non è un caso se la rinascita azzurra dell'ultimo mese è coincisa con i migliori numeri dello slovacco.E' da copertina anche l'intesa tra Gabbiadini ed Higuain: i due si muovono quasi fossero un corpo unico, con la facilità che è tutta nei movimenti della seconda marcatura di serata. Si può discutere delle difficoltà eccessive incontrate per superare un Milan in disarmo ma si rischierebbe di sottovalutare l'orgoglio del dirimpettaio ferito, il peso di qualche episodio sfavorevole e lo stress di un finale di stagione che non concede pause neppure per respirare. Il 3-0 al Milan diviene così vittoria bella e fondamentale, nel momento della verità. Quando a soffrire sono proprio tutti. Dunque pronti per il Dnipro, con lo spirito e l'adrenalina che hanno in questi anni trasformato il Napoli in squadra "europea" per eccellenza. L'impresa è possibile: Benitez ne accarezza da tempo l'idea, la squadra ci crede dopo aver ritrovato lo smalto e la cattiveria che possono rendere azzurro il percorso verso Varsavia.  


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Lunedì 29 aprile
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