.

Ha parlato il campo e il Napoli ha calato l'asso. Allan un leone, centrocampo e difesa da rivedere. Ben tornato Ancelotti!

di Francesco Molaro

 

 

Tre punti d’oro, tre punti voluti con la caparbietà giusta. Non è un bel Napoli, non è quello spumeggiante visto lo scorso anno, è un Napoli concreto, che reagisce al momento giusto e la vince con la giocata del campione. Poi lotta, suda e si incarna in Allan il vero leone di questa squadra, che non molla mai e che regala tranquillità al reparto centrale tutto da rivedere. Ma facciamo un passo indietro. L’inizio è da brividi, il Napoli è scollato, lungo tra i reparti, spento in alcuni calciatori, lontano dalla porta avversaria. La Lazio sembra aver paura di offendere e anche noi aspettiamo. Gli azzurri in blu scuro non trovano la giocata. Il povero Allan deve fare il bello e il cattivo tempo, Milik troppo solo e Callejon non servito quasi mai. Hamsik prova ad interpretare il suo nuovo ruolo ma spesso sbaglia e la difesa subisce questa mancanza. La Lazio gioca sui corner e sui lanci per Immobile. Il napoletano trova la palla giusta e con gioco di prestigio mette a sedere quasi la difesa tutta del Napoli e batte Karnezis. Il Napoli sembra spaesato ma poi reagisce. Alza il baricentro e diventa più pericoloso. Finalmente si vede Milik, ma anche Callejon e Zielinski diventano pericolosi. Il pareggio arriva con Milik ma il Var annulla, decisione dubbia, ma tant’è. Il Napoli si arrabbia e nei minuti di recupero una giocata stile Sarri permette di trovare il pari. Milik non sbaglia e finalmente arriva l’1-1. Tutti al riposo e pronti per ripartire.

E il Napoli riparte da quel gol e spinge sull’acceleratore. Il baricentro sale e la Lazio sembra arretrare. Il gioco sembra più fluido e il vantaggio arriva. Giocata veloce e palla ad Insigne che inventa un gol pazzesco. Il Napoli potrebbe continuare a spingere e lo fa anche ma senza trovare la giocata. Ancelotti inserisce prima Diawara e poi Mertens per un Insigne dolorante al ginocchio. Le due squadre si allungano tantissimo e tutto può succedere. La sofferenza aumenta perché si sbaglia tanto, le gambe non girano e saltano anche gli schemi. Il palo di Acerbi mette a dura prova le coronarie dei tifosi azzurri e quando Callejon serve Milik sembra fatta ma la Lazio si salva. Che trepidazione, che paura, che vittoria. Ancelotti si prende di nuovo il campionato soprattutto in un inizio che poteva non essere non facile.


Altre notizie
PUBBLICITÀ