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La gestione esemplare frutta l’identità comune del Napoli: l’Europa può andare in archivio e liberare tutte le forze per l’assalto al campionato

di Silver Mele

La prima missione va in soffitta così: passaggio da caterpillar alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League e la grande conferma che la gestione del gruppo fatta finora da Maurizio Sarri è destinata a fungere da esempio. Il Napoli dei sette cambi tra i titolari, rispetto alle sfide di cartello del campionato, travolge i malcapitati danesi del Midtjylland con la quinta goleada stagionale. E la sensazione che ne viene sugli spalti di Fuorigrotta è piacevole come poche altre volte nella storia del club. Gli avversari non erano fenomeni ma la manovra azzurra è apparsa addirittura svizzera per precisione: i meccanismi e i movimenti passano ormai senza ostacoli da allenatore a interpreti. Così il San Paolo riscopre che sarà utilissimo puntare anche su Chiriches, l’eterno Maggio e Strinic, Valdifiori e ovviamente sugli attaccanti, tutti di grande qualità. Può essere soddisfatto Sarri e lo dichiara pubblicamente rafforzando il legame con De Laurentiis ma con lo sguardo non va oltre all’Udinese, avversario che promette battaglia domenica alle 18. I tifosi godono e ricorrono alla sana scaramanzia: nessuno tocchi niente o muova un dito, guai solo a pensare di poter alterare questo equilibrio così perfetto.


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Martedì 7 maggio
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