"CASA CIRCONDARIALE SAN PAOLO...COME DA REGOLAMENTO SIAMO GIU IN ISOLAMENTO". Questo lo striscione con tanto di coreografia apparso domenica al San Paolo nel primo tempo di Napoli - Manfredonia. Questa volta il tifo partenopeo è tornato a stupire come quando disegnava splendide coreografie nell'era Maradona. La protesta è giusta, certo le regole vanno rispettate ma questo Decreto Pisanu è veramente restrittivo. I biglietti nominativi, i tornelli, le schedature, la difficoltà nell'arrivare negli stadi. Tutte situazioni che hanno fatto abbassare la media delle presenze negli stadi italiani e al San Paolo. Il decreto secondo noi andrebbe rivisto, risistemato o dovrebbero essere organizzate meglio le cose, dalle vendite agli accessi. Certo lascia pensare quello che è successo ad Ascoli e lascia pensare che le società debbano pagare sempre e solo loro. Al San Paolo sparisce anche l'epiteto "infame" ma si è preoccupati ancora per le parole espresse dai tifosi. Per ora la coreografia e da dieci e lode, ma ancora mancano quei cori che mettevano paura agli avversari che facevano ondeggiare il San Paolo che incitavano gli azzurri dal primo all'ultimo minuto. personalmente sono stufo di vedere i tifosi avversari che cantano più dei nostri!
Intanto esiste il rischio squalifica del campo infatti a preoccupare il D.G. Marino è l'episodio che fra il primo ed il secondo tempo è avvenuto sull'ingresso del varco che porta agli spogliatoi del San Paolo. In quel momento il portiere del Manfredonia (Sassanelli ndr) è stato colpito al capo da una bottiglietta, senza per fortuna recare danni all'estremo difensore. Accanto a lui era presente l'assistente di linea che avrebbe dovuto verbalizzare il tutto. A questo punto con il San Paolo in diffida, si rischia la squalifica per un turno, da scontare eventualmente in occasione di Napoli-Sangiovannese.