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Mano...d'oro Gabbiadini: il napoletano che viene da Bergamo! Marek sale di livello, De Guzman e Strinic danno equilibrio: il Napoli mette la freccia

di Massimo Sparnelli

Manolo, il napoletano che viene da Bergamo. Anzi, da Genova, sponda Sampdoria ma non ricordatelo a Sinisa Mihajlovic che già lo rimpiange. Gabbiadini è la marcia in più del Napoli scatenato delle prime settimane del nuovo anno. Da Doha in poi, dalla Supercoppa italiana sollevata sotto gli occhi di Buffon e Pirlo, per gli azzurri solo vittorie tra campionato e Coppa Italia, tranne il big match contro i bianconeri, perso nelle circostanze che Napoli e l'Italia intera hanno potuto constatare. Con la firma di Gabbiadini, che fa gol, gioca largo, impara a giocare da esterno di centrocampo e poi va a far gol da punta centrale. Con lui Gonzalo Higuain fa un passo indietro, spesso gli gioca alle spalle, lo manda in porta, con i suoi movimenti porta via i difensori. Se poi Marek Hamsik continua a salire di livello, regalando assist che valgono gemme, nulla è precluso al Napoli nella seconda fetta della stagione. La Roma resta a quattro punti ma continua a non convincere. Mentre gli azzurri, solidi e determinati, sono pronti a mettere la freccia per sorpassare i giallorossi. Senza cambiare di una virgola l'interpretazione del credo secondo Rafa Benitez. Le differenze rispetto a un paio di mesi fa? Una diversa convinzione dei propri mezzi, Jonathan De Guzman formidabile arma tattica e Ivan Strinic, l'asso di briscola arrivato a costo zero. Forte di testa, in fase difensiva, piede educato e diagonali perfette. Insomma, non è Miguel Britos, che pure giocava fuori ruolo. E il difensore uruguaiano resta uno dei punti oscuri del Napoli assieme all'incertezze – alternate a portentosi interventi – di Rafael e l'involuzione ormai cronica di Gokhan Inler, ormai non più affidabile. Ma tutto questo non rallenta il Napoli, che ha sette punti di margine sulle avversarie nella corsa al terzo posto finale, ovvero pass per i preliminari di Champions League. Ma la Roma è lì, nel suo momento peggiore e il calendario azzurro nelle prossime settimane appare tutt'altro che complicato. A patto che la forza, la determinazione dei calciatori, con Higuain leader tecnico e ora anche emotivo, resti la stessa. Tre punti per volta, come dice Rafa. In attesa di saperne di più anche sul suo futuro.


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